UFFICIALE MATTEO SALVINI: “Salutiamo il limite secolare dei 130km/h in autostrada” | Aumentato a dismisura, siamo come la Germania

Matteo Salvini - mobilitasostenibile.it
L’Italia sembra voler prendere spunto dalla Germania per quanto riguarda i limiti autostradali: superato il mito del limite storico.
Il limite dei 130 km/h in autostrada ci accompagna da decenni, quasi fosse inciso nella pietra. Un numero diventato routine, talmente radicato da sembrare intoccabile. Ma le cose stanno per cambiare. O meglio, potrebbero cambiare – e anche in fretta.
C’è infatti chi, da mesi, continua a mettere in discussione quella soglia simbolica che ci segue ovunque, da nord a sud, da tangenziali deserte a corsie stracariche. Il ragionamento è semplice: se le auto sono più sicure, se l’asfalto regge, se i controlli ci sono, allora che senso ha continuare a viaggiare col freno a mano tirato?
Una domanda legittima, che però apre uno scenario ben più complesso di quello che sembra. E che oggi, ufficialmente, è arrivato a un nuovo punto di svolta.
Il pensiero di Salvini sulle autostrade: più velocità, ma solo dove ha senso
Questo cambiamento nasce da una proposta che non mira di certo a far correre tutti all’impazzata, ma ad aumentare la velocità dove le condizioni lo consentono, senza abbassare la guardia sulla sicurezza. Matteo Salvini lo ripete da mesi: se ci sono corsie larghe, asfalto in buone condizioni, incidenti ridotti al minimo e sistemi di controllo come il Tutor, che senso ha fermarsi a 130 per principio?
Il ragionamento non è campato per aria, ma arriva da un dato. La maggior parte degli incidenti mortali non avviene in autostrada, ma su strade extraurbane. E allora, dice Salvini, ha più senso valutare caso per caso, alzando dove si può, e magari abbassando dove serve. Il Codice della Strada, in realtà, lo prevede da anni: il limite può arrivare a 150 km/h, ma nessuno aveva mai davvero premuto sull’acceleratore normativo. Fino ad ora. Alcuni tratti, di fatti, lo consentono già.

Tratti a 150 km/h: ecco dove si potrà spingere l’acceleratore
Con il nuovo decreto firmato dal Ministro, il limite dei 150 km/h non è più solo un’ipotesi. Alcuni tratti autostradali sono già tecnicamente idonei all’aumento della velocità, e verranno autorizzati una volta completati i controlli tecnici.
Parliamo di porzioni di autostrade a tre corsie per senso di marcia, con Tutor attivo e basso tasso di incidentalità. Uno dei tratti più probabili, già sotto osservazione, è quello della A4 Torino-Milano, in particolare tra Marcallo e Milano Est. Anche la A1 tra Milano Sud e Piacenza è stata segnalata come potenzialmente idonea. Si valuta anche un tratto della A22 del Brennero e sezioni della A14 Adriatica.
Attenzione, però: non sarà un ‘via libera’ indiscriminato. Ogni tratto dovrà essere autorizzato singolarmente, con controlli sulle condizioni dell’asfalto, sulla segnaletica, sulla densità del traffico e sull’efficacia dei sistemi di monitoraggio. Insomma, il limite sale – ma non per tutti, non ovunque, e non subito.