Addio strisce blu, con il trucco (illegale) della paletta non paghi più nulla: il vigile passa e non può fare la multa

Parcheggi con strisce blu

Strisce blu - mobilitasostenibile.it

Per chiunque si ritenga stufo delle strisce blu, direttamente da Roma Capitale arriva un trucco alquanto astuto per aggirare il sistema.

Ammettiamolo, le strisce blu non sono gradite a nessuno, tranne che ai Comuni. Quando ci si imbatte nelle strade del centro città – ma anche in quelle residenziali – non è poi così difficile trovarle. Anzi, spesso e volentieri sono le uniche che mostrano parcheggio libero.

E che sia una breve sosta o una più lunga, se si ha bisogno di parcheggiare con una certa fretta, quelle sono l’unica soluzione che abbiamo a disposizione. Ma a che prezzo? Quello del ticket, ovviamente. Ed è qui che sorge il problema: non tutti cercano parcheggio per una sosta veloce, e non tutti sono davvero disposti a pagarlo.

Da qui nasce un trucco – eticamente e legalmente discutibile – che permetterebbe di parcheggiare gratuitamente, senza rischiare sanzioni.

Quando la paletta ci da il lascia passare sulle strisce blu

Capita a tutti di passare davanti a un negozio di costumi scenici. Lo si fa soprattutto quando si hanno figli piccoli o una certa passione per le feste a tema. Ecco, c’è anche chi, passando tra quelle vetrine, non si è limitato ad acquistare un vestito di Carnevale, ma ha deciso di prendere quello che sarebbe diventato il suo pass per le strisce blu. Una sorta di gadget da tenere sempre in auto.

Quella paletta, posizionata con astuzia sul cruscotto, fungeva da segnale: quel veicolo, alla fine, sembrava appartenere a un collega. Il fatto è accaduto a Roma e il ‘trucco’ è così diventato virale.

Vigile che fa una sanzione al proprietario di un veicolo sulle strisce blu
Strisce blu e sanzioni – mobilitasostenibile.it

Il trucco della paletta

Questa volta non si trattava del solito bigliettino con scritto ‘torno subito’. No. A Roma, un 43enne ha pensato bene di simulare l’appartenenza alle forze dell’ordine con una finta paletta, ben piazzata sull’aletta parasole. Il teatro della scena? Via Poli, pieno centro storico, a due passi dalla Fontana di Trevi.

La sua Jeep Compass, parcheggiata in piena ZTL e senza alcun permesso, aveva attirato l’attenzione degli agenti proprio per l’irregolarità della sosta. Ma è stato un dettaglio a insospettirli ancora di più: quella paletta, che spuntava in modo strategico dal parabrezza, visibile giusto quel tanto per far credere che il veicolo fosse ‘di servizio’.

A quel punto gli agenti si sono avvicinati e hanno atteso. Poco dopo è arrivato il conducente, un cittadino straniero residente nella Capitale. Alla richiesta di mostrare l’oggetto, è emerso l’inganno: la paletta non aveva alcun simbolo ufficiale, solo un disco rosso e bianco da costume di scena.

L’uomo avrebbe tentato di giustificare così la sosta in area vietata. Ma il trucco gli si è rivoltato contro: la paletta è stata sequestrata e per lui è scattata la denuncia per sostituzione di persona e tentata truffa ai danni della pubblica amministrazione. Non solo. È arrivata anche una raffica di multe: accesso non autorizzato alla ZTL, sosta vietata e varie infrazioni a seguire. Insomma, un escamotage fin troppo fantasioso che, stavolta, è costato caro.