Transizione elettrica, anche il governo italiano cede: “È il motore del futuro” | Si sono convinti anche i più scettici

Auto elettrica - fonte Pixabay - mobilitasostenibile.it

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Il ministro dell’Ambiente ha ammesso la verità. Ovvero, che l’elettrico è il futuro del mercato automobilistico: ecco gli obiettivi.

Che il governo di Giorgia Meloni non sia esattamente il più grande alleato della transizione elettrica non è di certo un mistero. Le dichiarazioni della Presidente del Consiglio in fatto di elettrificazione e di green hanno sempre fatto discutere e continuano anche oggi a generare parecchie polemiche.

Per il momento il nostro paese si trova a fare i conti con una situazione desolante in fatto di elettrificazione. La quota di auto a zero emissioni ha raggiunto il 5% del totale, in base agli ultimi dati pubblicati. Si tratta di una percentuale ancora troppo bassa.

Le cose però potrebbero cambiare in futuro. La crescita delle auto elettriche è costante, sebbene troppo lenta. I prossimi anni saranno decisivi da questo punto di vista e un ruolo chiave sarà giocato dalle decisioni del governo di Giorgia Meloni in materia.

Nelle scorse ore le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente hanno chiarito qual è la vera posizione del governo in fatto di elettrico. E hanno stupito tutti: ecco che cosa ha detto.

“È come i frigoriferi”: le dichiarazioni di Fratin sull’elettrico

Le dichiarazioni del ministro Gilberto Pichetto Fratin sono inequivocabili. Le ha fatte durante la conferenza “Innovazione automotive: un pilastro della competitività europea”, in cui ha avuto occasione di dire la sua in fatto di elettrico. “L’elettrico è la direzione naturale, perché è più semplice, con meno parti meccaniche, più facile da costruire e più efficiente. È come i frigoriferi: ha pochi pezzi e dura a lungo. Sarà il motore del futuro“, così ha esordito Fratin.

“Non possiamo pensare che ci sia solo l’elettrico”, ha poi aggiunto Fratin. “Ci saranno anche ibridi, carburanti alternativi, cattura della CO2, e modelli con impatto neutro o compensato”, ha dichiarato sempre nella stessa occasioe.

Le dichiarazioni del ministro Gilberto Pichetto Fratin - fonte X - mobilitasostenibile.it
Le dichiarazioni del ministro Gilberto Pichetto Fratin – fonte X – mobilitasostenibile.it

La questione della dipendenza della Cina

“Quanto tempo ci mettiamo e quanto siamo in grado di governare la transizione? È una sfida che riguarda batterie, tecnologia, accordi con i costruttori, scelte europee e normative”, ha proseguito Fratin, aggiungendo che “non basta spingere sull’elettrico. Serve un vero ripensamento industriale, che coinvolga tutti i livelli della produzione”.

“In parallelo dobbiamo sviluppare una filiera nazionale delle batterie per non dipendere interamente dalla Cina, che oggi controlla oltre il 50% delle materie prime critiche e lavora l’80% del litio mondiale. Noi dobbiamo trovare un modo per rientrare nel gioco: non possiamo comprare tutto da fuori, dobbiamo attrezzarci per rafforzare la nostra filiera industriale“, ha poi concluso il ministro.