Le batterie elettriche allo stato solido non sono ancora pronte | Mercato in crisi, la transizione rallenta

Batteria auto - fonte Pixabay - mobilitasostenibile.it
C’è un problema con le batterie allo stato solido: ne ha parlato anche uno dei volti più importanti dell’industria elettrica.
Le auto elettriche al giorno d’oggi si trovano ad affrontare non poche problematiche. A partire dai costi troppo alti di questa categoria di veicoli, che è il principale ostacolo alla diffusione di auto a zero emissioni.
C’è poi la questione delle batterie, che non è da sottovalutare. Molti puntano il dito contro questi dispositivi, giudicati troppo poco evoluti e ancora troppo pericolosi. Una possibile soluzione sono le batterie allo stato solido, da molti indicati come la soluzione per il futuro dell’industria elettrica.
Non tutti però sono d’accordo. C’è infatti qualcuno che sostiene che le batterie allo stato solido abbiano in realtà più di una controindicazione. È di questo parere Robin Zeng, Ceo e fondatore di Catl, una delle aziende più importanti in questo settore.
Secondo Zeng, infatti, la commercializzazione delle batterie allo stato solido è ancora lontana. Lo ha dichiarato nel corso di una recente intervista concessa ai giornalisti del Financial Times, chiarendo la sua posizione in merito.
CATL contro la batterie allo “stato solido”
“Al momento le batterie allo stato solido non funzionano ancora bene, in quanto non sono durevoli e presentano problemi legati alla sicurezza“, così ha parlato Zeng, che ha anche aggiunto che “supportiamo pienamente lo stato solido, ma investo in questo settore da 10 anni. Osservo gli sviluppatori lavorare sullo stato solido quasi ogni mese, quindi sono al corrente di tutti i progressi”.
Il vantaggio principale delle batterie allo stato solido risiede nell’uso di litio metallico puro per l’anodo. Tuttavia, permangono grandi ostacoli tecnici. Gli ingegneri hanno provato a risolvere i problemi combinando i materiali sotto pressione, ma secondo Zeng i test avrebbero funzionato.

Alcune criticità da superare
Un’altra criticità riguarda l’espansione del litio durante i cicli di carica e di scarica, che danneggia la batteria e ne compromette la durata. “Non può durare molti cicli di carica, forse 10. Quindi come si può renderlo commercialmente sostenibile?”, ha aggiunto il Ceo, spiegando anche i rischi legati alla sicurezza in caso di incidente.
“Quindi la gente insiste” ha aggiunto Zeng “ma io dico loro che CATL ha già trascorso 10 anni”, ribadendo che l’azienda non è “secondo a nessuno” nello sviluppo di questa tecnologia. Alla luce di queste difficoltà, Catl oggi concentra i propri sforzi sulle batterie semi solide e agli ioni di sodio.