Anche in Cina l’elettrico va in crisi | Chiude uno dei marchi automobilistici più famosi degli ultimi anni: è l’inizio della fine

Chiude il marchio cinese - fonte Neta - mobilitasostenibile.it
La notizia è clamorosa e mette il punto di domanda al destino dell’industria cinese in fatto di auto elettriche: ecco il perché.
Fino a qualche giorno fa, sembrava che la Cina fosse imbattibile in fatto di auto elettriche. Ora le cose sembrano essere cambiate. È arrivato infatti un annuncio che nessuno si sarebbe aspettato. Ovvero, il fallimento di uno dei marchi più importanti degli ultimi anni.
La questione dei veicoli elettrici cinesi è tra quelle che tengono maggiormente banco. Si tratta di un problema non da poco per l’industria europea e americana, che si trova a fare i conti con un mercato che beneficia di importanti incentivi statali da parte del governo di Pechino.
Se però da un lato ci sono marchi come Byd, che si sta imponendo come la leader mondiale in fatto di veicoli elettrici battendo persino un colosso come Tesla, dall’altro c’è un’azienda la cui parabola in questo ultimo anno è stata decisamente eclatante.
Si chiama Neta Auto. Un tempo, era tra le più promettenti startup cinesi nel settore delle auto elettriche. La sua avventura si è conclusa qualche giorno fa con l’apertura della procedura di fallimento, non riuscendo a reggere il peso di una crisi finanziaria sempre più profonda.
Cina, chiude il marchio di auto elettriche
I debiti erano diventati insostenibili, al punto da rendere impossibili i pagamenti di dipendenti e fornitori. Ovviamente il problema era evidente. Già da diverse settimane la situazione appariva critica: in un video diventato virale, si vedevano 100 dipendenti riuniti nella sede di Shanghai per chiedere al presidente Fan Yunzhou il pagamento degli stipendi arretrati, senza chiedere risposta.
Secondo quanto riferito dai lavoratori, i salari non corrisposti risalgono a novembre 2024, quando già l’azienda aveva licenziato oltre la metà del personale, circa 2.900 persone. Il problema è frutto di un contesto sempre più difficile per le aziende del settore elettrico in Cina.

Cina, un settore in crisi
L’emergere di marchi ha portato ad un concorrenza che è sempre più spietata. Solo i più forti riescono a sopravvivere in questo contesto non semplice. Neta Auto, nata con grandi ambizioni, non è riuscita a tenere il passo: sono eloquenti i dati sulle vendite, calati in modo drastico.
La situazione patrimoniale è ormai compromessa. Neta non dispone di asset sufficienti da liquidare per far fronte ai debiti. La procedura di fallimento porterà a una inevitabile liquidazione totale. Resta da capire se qualche colosso del settore, come Toyota, proverà la strada dell’acquisizione totale o parziale.