ULTIM’ORA AUTOSTRADE, polverizzato il limite dei 130km/h: dal 1 Luglio diventiamo come i tedeschi | Sfrecceremo a velocità supersoniche

Il nuovo limite di velocità in autostrada - mobilitàsostenibile.it
Il nuovo sistema di rilevamento della velocità permetterà – paradossalmente – di alzare i limiti sulle autostrade.
I limiti di velocità imposti in autostrada non sono stati stabiliti a caso: ogni tratto segue dinamiche studiate con attenzione, pensate per garantire un flusso quanto più scorrevole possibile, senza sfociare nell’eccesso. Eppure, tutto questo non basta. Nemmeno il limite generale di 130 km/h fissato dal Ministero delle Infrastrutture.
Serve qualcosa di più dinamico, meno rigido e, soprattutto, più intelligente. E come ben sappiamo, oggi tutto si adegua alla tecnologia. Sarà dunque l’Intelligenza Artificiale – sì, proprio quella di cui parlano tutti – a stabilire i nuovi limiti di velocità in autostrada. E in certi casi, supereranno di gran lunga anche il tetto massimo attuale.
L’intelligenza artificiale sta cambiando i limiti di velocità sulle autostrade
In Europa è già realtà. In Spagna, sulla tratta AP-7 vicino Barcellona, è l’IA a decidere in tempo reale il limite, in base a traffico, visibilità, lavori, ora del giorno. Si può arrivare a 150 km/h (tenendo conto che il limite massimo in Spagna era 120 km/h), oppure scendere a 90 se serve. I pannelli elettronici aggiornano tutto live.
In Francia si mimetizzano persino nei semafori: gli Etu controllano cinture, semafori rossi e cellulari. In Germania, il sistema dinamico ha ridotto gli incidenti nelle ore di punta. Ecco perché l’Italia non potrà restare indietro ancora a lungo, anzi, è già in moto.

In Italia i Tutor 3.0 sono solo l’inizi
L’Intelligenza Artificiale è già arrivata sulle nostre autostrade, anche se in una forma ancora embrionale. Da marzo sono in funzione i Tutor 3.0, una versione potenziata dei classici rilevatori di velocità media, ma con una marcia in più. Grazie a sistemi di visione evoluti, riconoscono le targhe anche in condizioni critiche – pioggia, nebbia, oscurità – e riescono a monitorare i veicoli anche in corsia d’emergenza o in fase di sorpasso.
Oltre alla velocità, oggi questi dispositivi controllano il transito di camion con merci pericolose su tratti vietati, segnalano l’elusione del pedaggio e, dal 2026, potranno individuare i veicoli contromano. Una piccola rivoluzione, certo, ma ancora lontana da quanto sta già accadendo in Francia, Spagna e Germania, dove i limiti dinamici sono realtà.
Eppure, il fatto che in Europa sia già partita la sperimentazione con l’IA per adattare i limiti in tempo reale lascia pochi dubbi: presto arriveranno anche da noi. L’infrastruttura cresce, la tecnologia è pronta. Ma per mettere davvero l’intelligenza artificiale alla guida delle regole stradali servono norme nazionali aggiornate, omologazioni certe e – soprattutto – una volontà politica che scelga l’innovazione anziché posticiparla.