Nuovo limite autostrade, sì passa a 140km/h: è ufficiale | stanno colpendo tutti

Limite di velocità in autostrada nel 2025 - mobilitasostenibile.it
Il limite dell’autostrada cambia forma, aumenta e raggiunge i più alti d’Europa: il perché di questa decisione e cosa ne pensa il Ministero dei trasporti.
In Italia guidare in autostrada ha sempre voluto dire una cosa: limite 130. Lo conosciamo a memoria, lo leggiamo ovunque, lo diamo quasi per scontato. Ma non è sempre stato così. Fino al 1989 il limite cambiava in base alla cilindrata. Poi arrivò la riforma firmata Prandini, e il 130 divenne la regola per tutti. Da allora non si è più toccato. O quasi.
Perché in realtà, il Codice della Strada prevede la possibilità di portarlo a 150 km/h, su tratti a tre corsie dotati di Tutor e con standard di sicurezza molto elevati. E oggi, a rilanciare l’idea, è Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture. L’obiettivo? Applicare una norma che esiste già, ma che fino ad oggi nessuno ha avuto il coraggio – o l’interesse – di mettere davvero in pratica. Almeno ufficialmente. E adesso? Pare arrivare un buon compromesso.
Limite di velocità in autostrada: c’è chi accelera, e chi mette il freno a mano
Da un lato c’è chi guarda alle autostrade come l’unico spazio dove si può aumentare la velocità senza mettere a rischio nessuno. In fondo sono le strade più controllate, più larghe, più sicure. Dall’altro ci sono associazioni per la sicurezza stradale e ambientalisti che storcono il naso: per loro, alzare il limite significa solo più incidenti, più consumi, più inquinamento. Anche perché – ricordano – il 75% degli incidenti gravi non avviene in autostrada, ma sulle strade statali e provinciali, dove i limiti sono più bassi ma il pericolo è più alto.
E poi c’è il paradosso tutto italiano: si discute di 150 km/h, ma allo stesso tempo nelle città si moltiplicano le zone 30. Si abbassa nei quartieri, si alza in autostrada. Due visioni opposte della mobilità che convivono a fatica, e che ogni giorno si incrociano tra rotatorie, semafori e corsie riservate. Ma dunque cosa ci aspetta? A darci la soluzione pare essere un luogo europeo e la dimostrazione che quello che è stato applicato da più di 20 anni funziona.

Il limite dei 140 km/h: funziona, ma non è italiano
Forse la vera risposta è nel mezzo. E a darcela non è l’Italia, ma la Polonia, dove il limite in autostrada è 140 km/h dal 2001. Un dato che fa impressione, soprattutto perché là non è considerato uno scandalo. Anzi: è il frutto di un piano strutturato, partito proprio negli anni in cui il Paese si preparava ad entrare nell’Unione Europea. Più investimenti, strade nuove, criteri progettuali pensati per reggere quella velocità. E oggi il sistema funziona.
Nessun boom di incidenti, nessun caos sulle carreggiate. Le regole ci sono, i controlli anche, e il traffico è gestito. Il limite è più alto, sì. Ma è coerente con l’infrastruttura che lo sostiene. In Italia, invece, tutto si ferma spesso al principio: ‘non si può’. Eppure, forse, il problema non è la velocità, ma il modo in cui la si regola. Perché il vero freno, più che sulle strade, a volte è nella testa.