Auto ibride, un mercato in cui regna il caos | In Italia ci sono più di 762 varianti: serve fare chiarezza

Auto ibrida - fonte Pexels - mobilitasostenibile.it
È un settore in continua espansione. Per gli italiani però c’è confusione a causa delle troppe varianti: ecco che cosa sta accadendo.
Il mercato delle auto ibride in Italia si sta espandendo ogni giorno di più. Mentre l’elettrico fatica (la quota di veicoli a zero emissioni supera di poco il 5% del parco auto circolante), le ibride rappresentano il giusto compromesso tra la mobilità tradizionale e quella sostenibile.
Si tratta però di un settore sul quale, per il momento, a regnare è la confusione. I consumatori si trovano di fronte ad un mercato sul quale è difficile fare chiarezza.
Lo ha rivelato una recente indagine dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School, che ha analizzato l’attuale scenario del settore evidenziando la necessità di maggiore trasparenza nella classificazione e nella comunicazione delle tipologie di veicoli.
Lo studio parla con chiarezza. Più di 762 varianti di auto ibride distribuite su 244 modelli appartenenti a 48 marchi. È questa la situazione del mercato attuale quando si parla di ibrido.
Auto ibride, in Italia regna il caos
Le differenze tra Mild, Middle, Full e Plug in hybrid, però, per il momento non sono chiare, soprattutto a chi non è esperto del settore. Secondo l’indagine, il 62,3% delle varianti è costituito da Mild Hybrid, al cui interno si sta facendo spazio una nuova categoria, ovvero le Middle Hybrid, che permettono di veleggiare e di muoversi in elettrico a velocità medio basse.
Le Full Hybrid rappresentano il 9,8% del totale, mentre le Plug In Hybrid costituiscono il 27,6% e consentono di viaggiare anche a zero emissioni, con una batteria media da 20,3 kWh e un’autonomia media in modalità elettrica di 78,9 km. Infine, una quota minima pari allo 0,3% è composta da auto con sistema Range Extender.

Il commento di Honda sul mercato
A commentare l’indagine è stato Simone Mattogno, che è l’Head of Automobile Division di Honda Motor Europe Italia. “Stabilire un criterio standardizzato di elettrificazione ibrida è sicuramente complicato, ma l’importante è migliorare la trasparenza delle informazioni fornite ai Clienti, facilitando il confronto tra le diverse categorie di veicoli”, ha dichiarato l’uomo.
“In questo senso le 3 grandi macro-aree Mild Hybrid, Full Hybrid e Plug-in Hybrid già utilizzate ad esempio nella classificazione UNRAE, e che rispettano il concetto del ‘grado di elettrificazione’ del sistema ibrido, sono molto valide, ma è fondamentale che tutti gli attori all’interno del sistema Automotive rispettino questi parametri nella comunicazione al Cliente finale”, ha poi concluso Mattogno.