Tesla, dopo la crisi i problemi con il personale | Se ne vanno i ruoli chiave dell’azienda, per Elon Musk scatta l’allerta

Tesla - fonte Pixabay - mobilitasostenibile.it
Ci sono pessime notizie per Tesla. Dopo la crisi arrivano pure le dimissioni di un volto chiave del marchio americano.
Negli ultimi mesi Tesla sta vivendo una vera e propria fuga di cervelli come mai prima d’ora. La crisi che il marchio americano sta vivendo è tra le più profonde di sempre e preoccupa i dipendenti dell’azienda, che ora si ritrovano di fronte ad un vero e proprio bivio.
Dopo aver dominato per quasi venti anni il settore delle auto elettriche, Tesla si ritrova a vivere una situazione difficile. Da un lato ci sono gli ostacoli normativi a questa tipologia di veicoli (creati anche dal presidente Trump), dall’altro la concorrenza della Cina che avanza ogni giorno di più.
Tra le uscite più clamorose ve n’è una che sta facendo parecchio discutere. È quella di Omead Afshar, uno dei dirigenti più vicini a Elon Musk, entrato in azienda nel 2017 e considerato parte del ristretto entourage del fondatore di Tesla.
Secondo diverse fonti interne, tra cui anche Reuters, Afshar non comparirebbe più negli organigramma dell’azienda. È il segno più evidente di un suo abbandono, anche se per il momento non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale in merito.
Tesla, una fuga di cervelli senza precedenti
Afshar ricopriva un ruolo centrale nell’azienda di Elon Musk. Era infatti il responsabile delle vendite e della produzione nel Nord America e in Europa, che sono due mercati al momento in crisi per Tesla. Le vendite sono infatti in forte calo in entrambe le aree e la pressione sui vertici aziendali si è fatta sempre più insostenibile.
Oltre alle difficoltà economiche, Afshar si è trovato a gestire anche le ricadute reputazionali delle sempre più controverse dichiarazioni pubbliche e politiche di Elon Musk. Posizioni che hanno provocato proteste e critiche in diversi paesi.

Non è nemmeno l’unico
Ma Afshar non è l’unico ad aver lasciato l’azienda. Negli ultimi mesi sono usciti di scena anche diversi altri dirigenti di primo piano. Milan Kovac, a capo del progetto Optimus, ha infatti lasciato il gruppo. Lo stesso è successo a Vineet Mehta, figura centrale nello sviluppo delle batteria 4680, che ha abbandonato l’azienda a maggio 2025.
In un momento già delicato per Tesla, queste dimissioni rischiano di mettere ancora più in crisi il marchio. Il clima si fa sempre più teso e serve trovare una soluzione per uscire dalla crisi più grande che l’azienda di Elon Musk abbia mai vissuto nei suoi oltre 20 anni di storia.