UFFICIALE SEMAFORI, addio definitivo ai colori: dal 1 agosto si passa a questi segnali luminosi | Ci metteremo decenni per abituarci

Semafo

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Questo agosto è bene prepararsi d’anticipo prima di assistere a rossi lampeggianti e numerose frecce ai semafori.

I semafori, in fondo, sono una di quelle cose che diamo per scontate. Rosso, giallo, verde: tre colori, un linguaggio universale. Funzionano ovunque, anche quando il resto del traffico è un caos. Ma ora arriva una differenza sostanziale. Perché questo agosto, per chi si troverà in queste strade, i semafori inizieranno a parlare un linguaggio diverso, fatto di frecce luminose direzionali, luci multiple e regole che sembrano uscite da un videogioco.

Il problema non è tanto l’utilità del cambiamento, ma l’abituarsi. In Italia siamo cresciuti con semafori semplici, spartani, quasi poetici nella loro coerenza: un verde, un giallo, un rosso. Il resto lo fa l’intuito, l’occhio clinico e – diciamolo – un po’ di fortuna. Ma quel verde a cui siamo abituati, che significa ‘vai e arrangiati’, in certi casi non basta più.

Il semaforo è verde, ma anche il pedone attraversa

Succede ogni giorno. Il semaforo diventa verde, partiamo. Ma c’è il pedone. Anche lui ha il verde. E no, non è un errore: è previsto. Il nostro verde non annulla il suo. Dovremmo rallentare, dare precedenza, capire in tre secondi se qualcuno attraversa o no. E se sbagliamo, l’incidente è servito.

Il sistema, a volte, regge. Ma spesso no. Soprattutto quando si svolta a sinistra o a destra e ci si trova faccia a faccia con chi attraversa sulle strisce convinto di avere la precedenza. Il verde è tipo una promessa vaga: ‘vai, ma occhio a tutto’. Ecco perché usare più verdi separati – uno per ogni direzione – ha un suo senso. Un verde per chi va dritto. Uno per chi gira a destra. Uno per la sinistra. Meno dubbi, meno incidenti.

Illustrazione semaforo canadese con verde normale e freccia
Semaforo – mobilitasostenibile.it

I semafori con più verdi e direzioni separate

In parte succede già nei tratti più complessi, ma comunque non c’è una struttura standardizzata. In Canada questa è la norma. I semafori non sono un ‘verde unico’ per tutti: ogni direzione ha il suo. Frecce verdi per girare, luce verde tonda per andare dritto, e niente confusione. Nessuno interpreta. Ogni luce dice esattamente cosa puoi fare.

E proprio questo agosto, migliaia di italiani in vacanza si troveranno davanti a questi incroci. Il semaforo è verde? Sì, ma solo per chi va dritto. C’è una freccia accesa? Puoi girare. Ma se non è la tua, devi restare fermo. Facile sbagliare. L’occhio cerca il verde classico, ma lì si ragiona per segmenti. Un sistema che funziona, ma che ci metteremo un bel po’ ad assorbire.

E occhio anche al rosso lampeggiante, che lì non vuol dire ‘procedi con prudenza’ come si potrebbe pensare. Vuol dire stop obbligatorio, come a un segnale di stop classico. Ci si ferma completamente, si controlla ogni direzione, poi si riparte solo se è sicuro. Un dettaglio importante – e che molti turisti che si recano in Canada ignorano finché non vedono arrivare una multa (o peggio, un’auto).