A 65 anni potete andare all’ospizio a giocare a carte: Giorgia Meloni colpisce gli anziani | Patente polverizzata a quest’età

65enne perplesso alla guida

Addio patente dopo i 65 anni - mobilitasostenibile.it

Le leggi attualmente in vigore vedono i 65enni come soggetti a cui togliere la patente: cosa succede durante il rinnovo.

C’è un numero che fa paura, anche più dei 70 o degli 80. E no, non è l’età in cui si diventa nonni, ma quella in cui lo Stato comincia a guardarti con sospetto se ti siedi al volante: 65. Da qui in poi, la patente diventa un campo minato.

Le voci circolano da settimane: ‘A 65 anni ti levano la patente’. E anche se è una semplificazione, il succo è amaro. Perché una volta superata quella soglia, guidare non è più un diritto scontato. Anche se ci vediamo bene, anche se non ci siamo mai distratti al volante, anche se ci sentiamo ancora capaci. Anzi, soprattutto perché ci sentiamo capaci, sembra quasi che la cosa dia fastidio.

Il vero muro è a 65: e non vale solo per chi guida autobus

Non si tratta di una singola legge, ma una serie di provvedimenti per ogni ambito di guida. Se si ha una patente professionale, per esempio, (autobus, camion, taxi, NCC…), a 65 anni si entra nel girone degli ‘accertamenti speciali’. Da lì in avanti, servono visite ogni anno, più dettagliate, più lunghe, più costose. E a 68 anni per molti si chiude tutto. Niente rinnovo. Stop definitivo. Hai guidato per 40 anni senza incidenti? Non importa.

E chi sogna di cambiare lavoro in tarda età? Magari passando da camion a NCC, o da autista a tassista? Niente da fare: a 65 anni non puoi più iscriverti al ruolo. Se non ci sei già dentro, resti fuori. Anche se sei sano, lucido e con esperienza da vendere. Poi la patente B privata, che sebbene sia meno spietata, non è esente.

Anziano alla guida visto dallo specchietto
Il rinnovo della patente dopo i 65 – mobilitasostenibile.it

Patente B: dipende dove vivi (e chi ti giudica)

Per chi guida solo per uso privato, la legge è meno rigida. In teoria si può rinnovare anche a 80 o 90 anni. In pratica, dipende tutto da dove abiti. Perché molte Commissioni Mediche Locali, specie al Nord, diventano sempre più severe già dopo i 75. Visite ogni due anni, poi ogni anno, poi magari ogni sei mesi. E a decidere, spesso, non è una regola scritta ma il parere personale del medico.

Il risultato? Migliaia di anziani lucidi, autonomi, ancora capaci di guidare in sicurezza, si trovano costretti a mollare il volante. Non perché non sono in grado, ma perché la burocrazia ha deciso così.

Ma davvero guidare dopo i 65 è così pericoloso? In realtà Ggli studi dicono che il vero rischio è tra i neopatentati, non tra gli anziani. I dati sugli incidenti gravi causati da over 70 sono più bassi di quanto si pensi. Eppure, continuiamo a trattarli come un problema da contenere.

Forse perché è più semplice fare di tutta l’erba un fascio. O forse perché, in fondo, la mobilità degli anziani non interessa a nessuno. Basta che stiano fermi. Magari con un abbonamento in mano. Magari a giocare a carte nell’ospizio, come direbbe qualcuno.