UFFICIALE CODICE DELLA STRADA: “Vietato camminare a piedi sui marciapiedi” | Devi fare slalom tra le macchine

Marciapiede - mobilitasostenibile.it
Anche attraversare sul marciapiede può diventare un problema: cosa dice la legge e perché sbagliare il verso può costarci caro.
Il marciapiede è da sempre considerato un luogo sicuro, quello che ci permette una corretta circolazione a piedi senza il rischio di incidenti. Eppure, anche il marciapiede può diventare un problema, soprattutto in zone poco organizzate e trafficate.
Il punto è che, nonostante ci sia la buona volontà di camminare in sicurezza, talvolta le situazioni si fanno complesse, e non conoscere le regole può portarci, paradossalmente, a venire investiti e diventare addirittura corresponsabili.
Visto e considerato che a cambiare sono alcuni dettagli a cui pochi fanno davvero attenzione, è bene conoscere la legge in tutte le sue parti, sia che siamo noi a tenere il volante in mano, sia che ci troviamo dalla parte del pedone.
La direzione corretta del pedone
Può sembrare una banalità, ma non tutti sanno che quando il marciapiede non c’è, o è inutilizzabile, non possiamo camminare dove vogliamo. In quel caso, la legge ci impone di tenere il lato sinistro della carreggiata, ovvero camminare contromano, in modo da vedere i veicoli arrivare verso di noi. È una norma prevista dall’articolo 190 del Codice della Strada, e serve a ridurre il rischio di incidenti.
Camminare sul lato destro, con le auto che ci arrivano alle spalle, è invece un errore comune ma pericolosissimo, che ci espone a situazioni che non possiamo controllare né prevedere.
E no, non importa se la strada è poco trafficata, se è giorno o se ci sembra più comodo passare di là. Per legge, è necessario restare sempre sul lato sinistro, il più vicino possibile al margine. E se si è in gruppo, in fila indiana.
Vale sia nei tratti extraurbani che nei centri abitati più periferici, dove i marciapiedi sono spesso solo un’illusione disegnata sull’asfalto. E a proposito: anche una semplice striscia bianca a terra, se separa un’area destinata ai pedoni, va considerata un marciapiede a tutti gli effetti. Attenzione però: se si tratta solo della classica linea laterale che delimita il bordo della carreggiata, non è un marciapiede. Ma cosa succede se non venisse rispettata la regola?

Pedone, quando sbagliare lato può costare caro
Il problema più grande arriva quando succede il peggio. Perché se un pedone viene investito mentre camminava dal lato sbagliato, magari senza marciapiede ma anche senza rispettare la regola della marcia contromano, può essere considerato corresponsabile dell’incidente.
Il fatto è che, in caso di sinistro, le assicurazioni e i tribunali non valutano solo la velocità o la condotta dell’automobilista, ma anche se il pedone ha rispettato le norme.
Il risultato? Il risarcimento può essere ridotto in percentuale, o in alcuni casi azzerato, se il comportamento del pedone è stato ritenuto imprudente o determinante nell’incidente. E come se non bastasse, la persona investita può ricevere anche una sanzione amministrativa, perché ha violato le regole della circolazione.
È un paradosso amaro, ma reale: si può finire a terra, feriti, e avere torto lo stesso. Basta camminare nel verso sbagliato, magari convinti in buona fede di non dar fastidio a nessuno.