Benzina a 0,70€ al litro, nessuno lo sa ma basta presentare la carta d’Identità: lo devono fare per legge

Come sfruttare la carta d'identità per pagare la benzina a metà prezzo - mobilitasostenibile.it
C’è un sistema che, con l’ausilio della carta d’identità può farci pagare fino a 0,70€ al litro di benzina: risparmi anche 50€ con 10 litri.
Ormai ci siamo abituati a tutto, tranne che a vedere i prezzi della benzina tornare sotto l’euro. In Italia fare il pieno è diventato un salasso costante: 1,85 €, 1,90 €, in autostrada si sfiora anche quota 2 €. E la sensazione è sempre la stessa – quella di essere presi per stanchi, rassegnati, e senza alternative.
Un pieno da 50 litri può tranquillamente sfondare i 90 €, e chi si muove ogni giorno in auto lo sa bene: è diventato un secondo affitto, un prelievo fisso da sopportare senza fiatare.
La cosa assurda è che mentre da ci si arrabatta tra accise, oscillazioni e rincari lampo, ci sono ancora luoghi dove fare il pieno costa quasi la metà. Non metaforicamente: proprio la metà. Parliamo di distributori dove un litro si paga 0,94€, 0,85€, e in alcuni casi perfino sotto gli 0,70€. Tutto legale, tutto alla luce del sole.
Benzina a 0,70€ al litro
La carta d’identità ce l’abbiamo tutti. Ma pochi sanno che, in certi casi, vale molto più di quanto pensiamo. Non solo ci permette di viaggiare senza passaporto in mezza Europa, ma può diventare – senza esagerare – il lasciapassare per risparmiare centinaia di euro all’anno. Basta usarla al momento giusto, nel posto giusto.
Perché mentre in Italia i prezzi della benzina oscillano intorno ai 1,85 €/l, appena oltre confine si può fare il pieno a meno della metà. In certi Paesi europei si scende addirittura sotto i 0,70€ al litro. E no, non serve essere residenti. Basta mostrare un documento valido, fare rifornimento e ripartire.
La legge europea lo consente. Il viaggio è legale. E il risparmio (se fatto nel modo giusto) è reale.

Dove conviene fare il pieno nel 2025
Nel 2025 ci sono ancora luoghi, dentro e fuori dall’Unione Europea, dove fare il pieno non significa lasciarci mezzo stipendio. Parliamo di distributori reali, a pochi chilometri dai nostri confini, dove la benzina costa meno perché il sistema fiscale – semplicemente – è meno pesante.
Chi abita nel Nord-Est Italia, ad esempio, conosce bene il ‘giro corto’. Bastano 15 chilometri da Trieste per raggiungere Capodistria, in Slovenia. La verde lì si trova anche a 0,95 € al litro, contro l’1,85€ dei distributori italiani. Un pieno da 50 litri fa risparmiare 45€, e aggiungendo una tanica da 10 litri – perfettamente legale se omologata – si può arrivare a un risparmio totale di circa 54€. Tolti i pochi euro di carburante usati per l’andata e ritorno, ne restano in tasca una cinquantina. Netti. E sì, tutto perfettamente legale. Basta avere con sé la carta d’identità.
Chi invece viaggia verso l’Albania può spingere il risparmio ancora oltre. Lì la benzina costa anche 0,70€ al litro. Su un pieno, il vantaggio arriva a 57,50€, che diventano quasi 70€ se si aggiunge la solita tanica da 10 litri. Ma in questo caso c’è un però: per arrivarci serve prendere un traghetto da Bari o Brindisi, con un biglietto che oscilla tra i 70 e i 100 €. Quindi sì, il risparmio è reale, ma solo se quel viaggio era già previsto. Se lo si fa solo per la benzina, non ha più senso.
Morale? Fare il pieno oltre confine conviene eccome, ma solo se si calcola viaggio, e risparmio effettivo.