NUOVO DIVIETO ASSOLUTO – “Lei non può trasportare piante”: 1500€ di multa e 2 anni di carcere | La legge è già attiva

Trasporto delle piante in auto - mobilitasostenibile.it
Non solo è vietato trasportare le piante in auto secondo il Codice della Strada, ma in alcuni casi la legge può prevedere la reclusione.
Non c’è niente di più bello di un giardino o di un balcone curato nella bella stagione, magari ricco di piante pronte a dare un po’ di vita e colore. Il problema, però, può insorgere quando queste vengono trasportate in auto – specialmente alcune tipologie.
Perché se è vero che metterle in sicurezza è la base, la legge non sempre consente questo tipo di trasporto, soprattutto se le dimensioni o la disposizione non rispettano le regole. E spesso non si tratta di piante eccessivamente grandi.
Da qui, è bene conoscere i motivi di questa rigidità legislativa, nonché i limiti da non superare se non si vuole rischiare una multa da oltre 1.000€, o nei casi più gravi, addirittura la reclusione.
Cosa dice davvero il Codice della Strada sul trasporto di piante
Il caso in questione è alquanto specifico, ma è bene sapere che anche per caricare un vaso di gerani in auto esistono regole precise. Il Codice della Strada, all’articolo 164, parla chiaro: qualsiasi oggetto trasportato – piante comprese – non deve limitare la visibilità del conducente, né sporgere in modo da compromettere la stabilità del veicolo o mettere in pericolo gli altri.
Dunque, se la nostra bella monstera è troppo alta e impedisce di vedere dallo specchietto, o se i rami sporgono dai finestrini o dal bagagliaio senza i giusti sistemi di fissaggio, siamo già fuori legge. E non si tratta di dettagli: il rischio è una sanzione che parte da 87€, ma può arrivare a superare i 344€, con tanto di ritiro del libretto se l’infrazione è grave. E se il carico non è correttamente assicurato, la cosa si complica: si entra nel penale. Qui si entra nel dettaglio della questione: le sanzioni più ingenti non arrivano sul come trasportiamo la pianta, ma su quale trasportiamo.

quando la pianta fa scattare la reclusione
Ed eccoci al punto critico. Perché non tutte le piante sono uguali agli occhi della legge – e alcune, più che decorare un balcone, rischiano di arredare una cella. Il riferimento è chiaro: la cannabis.
Se si viene fermati con una pianta di cannabis in auto, la questione cambia drasticamente. Non importa se si dichiara di coltivarla per uso personale o se è ancora nel vaso con tanto di etichetta vivaio. In assenza di autorizzazioni specifiche, il solo possesso può configurare il reato di detenzione ai fini di spaccio, soprattutto se la quantità supera quella ‘tollerabile’.
E no, non basta dire che è per sé: serve dimostrarlo. Una sola pianta potrebbe essere considerata uso personale, ma scatta comunque la segnalazione alla Prefettura, la sospensione della patente e una multa da 250 a 1.500€. Se invece ci sono più piante, o elementi sospetti come bilancini e contanti, si passa al penale.
E da lì, non si torna indietro facilmente: reclusione da 2 a 6 anni e una multa che può toccare i 75.000€. Altro che pianta da salotto.