Strisce pedonali, da oggi nelle grandi città non devi più rallentare: i pedoni non passano più quando gli pare | Devi passare dritto per dritto

Strisce pedonali

Strisce pedonali - mobilitasostenibile.it

Il nuovo Codice della Strada cambia le regole: non basta trovarsi sulle strisce, conta come si attraversa e il pedone rischia la multa. 

Per anni si è pensato che attraversare sulle strisce fosse una sorta di lasciapassare universale, uno scudo invisibile capace di proteggere chi cammina. La realtà, però, è più complessa. Il Codice della Strada non concede al pedone una libertà totale: già oggi l’articolo 190 stabilisce che l’attraversamento vada fatto in modo corretto, senza indugi e senza distrazioni.

In altre parole, non basta trovarsi nel posto giusto, serve anche il comportamento giusto. Chi taglia la strada in diagonale, si ferma in mezzo alla carreggiata o attraversa con il cellulare in mano può rischiare una sanzione anche se è sulle strisce. E la multa non è simbolica: va da 26€ a 102€, anche in assenza di incidente. Tutto lineare, almeno sulla carta. Ma questa regola è realmente applicata? La questione si fa alquanto complessa, tanto che nelle strade delle grandi città è stata addirittura introdotta la precedenza delle auto sulle strisce.

Il pedone non è più ‘intoccabile’ per chi è al volante

La giurisprudenza degli ultimi anni lo dimostra: in diversi casi i giudici non hanno dato automaticamente ragione al pedone coinvolto in un incidente. Se emerge un comportamento imprudente – attraversamento improvviso, distrazione evidente, corsa in mezzo al traffico – la colpa può ricadere in tutto o in parte proprio su chi cammina.

Questo significa che il conducente non è sempre responsabile e che anche il pedone deve rispettare regole precise. Si tratta di una rivoluzione culturale più che normativa: per decenni si è dato per scontato che a piedi si fosse sempre nel giusto, oggi invece il margine di tolleranza si restringe. Ed è bene saperlo, perché anche senza incidenti la violazione può essere contestata con un verbale.

E se questa regola già in vigore sembra stravolgere il pensiero comune, a far riflettere ancora di più è ciò che accade in alcune strade, dove la precedenza non spetta affatto a chi cammina.

Strisce pedonali
I doveri del pedone secondo il Codice della Strada – mobilitasostenibile.it

Dove il pedone aspetta l’auto

Se in Italia il pedone resta pur sempre al centro delle tutele (o comunque nella maggior parte dei casi), altrove la situazione è capovolta. In alcune grandi città della Cina, ad esempio, vige una regola che agli occhi europei appare surreale: alle strisce non è l’auto a fermarsi, ma è il pedone che deve attendere il passaggio dei veicoli prima di attraversare.

L’obiettivo è ridurre i rallentamenti del traffico nei centri urbani più congestionati, anche a costo di ribaltare una delle regole più iconiche del codice stradale.

In Italia non si arriverà a tanto, certo, ma la lezione è più morale che legislativa. Camminare sulle strisce non significa avere carta bianca: serve attenzione, prudenza e rispetto delle regole, perché la strada è di tutti – e la responsabilità non pesa mai solo da una parte.