“Mi dia il CQC”: devi darlo insieme al libretto di circolazione | vai a ritirarlo o scatta l’accertamento

Controlli stradale e CQC - mobilitasostenibile.it
Sono partiti i controlli stradali per assenza di CQC: previsto l’accertamento per chi non lo tiene all’interno del veicolo.
Patente e libretto, questa è la combo di documenti che da sempre viene richiesta al posto di blocco. Due elementi essenziali che consentono di dimostrare la propria regolarità su strada.
Eppure la burocrazia stradale non si limita a questo. Spesso e volentieri viene richiesto un dato aggiuntivo, perché sempre più conducenti viaggiano tranquilli tra le strade italiane senza essere in regola.
Il problema è che né patente né libretto possono dare queste garanzie, tanto che in questi mesi sono aumentati i controlli sul CQC. La sorpresa? La maggior parte dei conducenti non sa nemmeno cosa sia, compresi coloro che devono tenerlo per legge, anche se finora non era quasi mai stato richiesto.
Cos’è davvero il CQC e chi lo deve avere
Il CQC, ovvero Carta di Qualificazione del Conducente, non è un pezzo di carta in più da infilare nel cruscotto, ma un titolo obbligatorio. Introdotto con una direttiva europea, serve a certificare che chi si mette al volante di un mezzo pesante o adibito al trasporto di persone sia davvero idoneo a farlo.
In pratica, riguarda la guida professionale di chi svolge attività di autotrasporto, che si tratti di merci o di passeggeri. Bisogna precisare che non è un documento per tutti, ma solo per chi possiede determinate patenti: C1, C, CE e le categorie D1, D, D1E e DE. Senza di esso non si è autorizzati a lavorare in regola.
La validità del CQC è di cinque anni, ma non basta rinnovarlo come si fa con la patente. Ogni volta bisogna seguire un corso di formazione periodico di 35 ore, necessario a confermare la propria preparazione. In poche parole, non è una formalità burocratica, ma una sorta di ‘patentino professionale’ che distingue chi guida per lavoro da chi guida per necessità private.

CQC, senza questo documento scatta subito l’accertamento
Chi viene fermato senza CQC rischia un vero salasso. L’articolo 116 del Codice della Strada dice che la multa può partire da 408€ e arrivare fino a 1.634€. Con la conseguenza che anche l’azienda proprietaria del mezzo viene ritenuta responsabile. In quel caso la sanzione si muove tra i 397€ e i 1.592€, con in più il rischio di fermo amministrativo del veicolo che può durare da sessanta a novanta giorni.
Un documento, quindi, che non è una semplice formalità ma serve a certificare la qualifica professionale di chi guida. La sua assenza colpisce tanto l’autista quanto l’impresa per cui lavora, perché viene considerata una mancanza grave in termini di sicurezza su strada, nonché una vera e propria negligenza da entrambe le parti.