Ultim’ora Codice della Strada, approvata la legge anti-donne: se guidi col ciclo perdi la patente | Devi prendere l’autobus

Donna alla guida

Ciclo mestruale e sospensione della patente: verità o fantascienza? - mobilitasostenibile.it

Il ciclo mestruale può essere davvero debilitante, ma cosa dice il Codice della Strada sulle patologie che incidono sulla guida?

Sulle donne e la guida, purtroppo, gli stereotipi non finiscono mai. Battute, pregiudizi, vecchie barzellette da bar: sembra sempre che il volante sia terreno di confronto più culturale che pratico.  Eppure, dietro a certe provocazioni, si nasconde anche una verità spesso ignorata. Per alcune donne il ciclo mestruale non è una semplice scocciatura mensile, ma una condizione che può diventare profondamente destabilizzante, con dolori forti, vertigini o cali di lucidità.

È qui che nasce la domanda, tanto spinosa quanto legittima: patologie legate al ciclo – come ad esempio la sindrome dell’ovaio policistico, che può portare a dolori intensi e, in certi casi, a sbalzi cognitivi – possono rientrare tra i requisiti di salute richiesti dal Codice della Strada? E per quanto riguarda l’endometriosi? In alcuni casi può portare addirittura allo svenimento. L’articolo 119, infatti, stabilisce che la patente può essere sospesa se vengono meno i requisiti fisici e psichici necessari a garantire una guida sicura.

Ciclo mestruale intenso e condizioni invalidanti alla guida: cosa dice davvero la legge

Chiariamo subito che il Codice della Strada non parla di ciclo, né tantomeno di donne al volante. A regolare la questione è l’articolo 119, che stabilisce un principio molto semplice: per ottenere e mantenere la patente bisogna avere requisiti fisici e psichici idonei alla guida. Questo vale per chiunque, uomini e donne, e non riguarda soltanto il momento dell’esame. Le condizioni di salute devono esserci sempre, anche dopo, e se vengono meno la patente può essere sospesa.

Non tutte le patologie portano automaticamente alla sospensione; la legge distingue tra malattie incompatibili con la guida e altre che invece possono consentire la patente speciale, rilasciata a seguito di una valutazione medica. L’obiettivo è quello di non mettere a rischio se stessi e gli altri. E per quanto riguarda le patologie legate al ciclo?

Donna che si tiene la pancia per i dolori mestruali
Patologie legate al ciclo mestruale e patente di guida – mobilitasostenibile.it

Patologie e casi limite: quando la patente si sospende

Il Codice cita chiaramente alcune condizioni che escludono o limitano la guida: gravi deficit visivi e uditivi, malattie cardiovascolari, neurologiche, del sistema nervoso, patologie psichiatriche in atto. In presenza di queste situazioni la patente può essere sospesa o negata, fino a quando non si dimostra il recupero dell’idoneità.

E il ciclo? Nessuna norma lo menziona. Ma non si può negare che, in alcune donne, disturbi come la sindrome dell’ovaio policistico o una dismenorrea particolarmente invalidante possano creare dolori intensi, vertigini o alterazioni dell’umore tali da rendere difficile guidare.

In casi estremi, anche questo rientrerebbe nella regola generale dell’art. 119: se non si è in condizioni di sicurezza, si deve sospendere la guida. Ma è più un principio di buon senso dello stesso conducente. Tuttavia, se i sintomi (per esempio dell’endometriosi) sono talmente gravi da impedire la guida sicura, allora la Commissione medica può valutare, sospendere temporaneamente, o rilasciare una patente speciale a seconda della situazione. Anche se, a dirla tutta, ad oggi non è mai successo.