Tesla trascinata in tribunale, bufera pubblicità ingannevole: class action autorizzata | L’annuncio del giudice

Elon Musk

Elon Musk (Instagram) - mobilitasostenibile.it

Un giudice americano ha dichiarato ammissibili le class action contro le informazioni ingannevoli che Tesla avrebbe rilasciato sulla guida autonoma. L’azienda guidata da Elon Musk trascinata in tribunale.

Per anni Tesla ha dichiarato che tutte le sue auto prodotte dal 2016 in poi avrebbero avuto a bordo l’hardware necessario per la guida completamente autonoma, cosa che ormai sappiamo non essere vera. Persino i proprietari di vetture con hardware 3.0 hanno da tempo scoperto che le loro auto non potrebbero guidare da sole, senza importanti modifiche.

Ovviamente ci sono sempre stati clienti assolutamente scontenti di aver speso migliaia di dollari o euro per acquistare il pacchetto Full Self Driving senza poterlo usare. O nel migliore dei casi potendolo usare ma in modo decisamente inferiore rispetto a quanto promesso, ma tutti questi clienti non sono mai riusciti ad aprire una causa contro Tesla.

Ora le cose stanno cambiando, perché il giudice distrettuale statunitense Rita Lin ha deciso che alcune class action promosse da gruppi di clienti sono ammissibili, perché, si cita testualmente: ” Tesla non disponeva dell’hardware necessario per raggiungere il livello di autonomia promesso“.

Il giudice ha anche spiegato che Tesla “ Non poteva dimostrare una guida autonoma a lunga distanza con uno qualsiasi dei suoi veicoli“.

Tesla in tribunale, guida autonoma e pubblicità ingannevole

In poche parole il giudice ha stabilito che Tesla ha fatto pubblicità ingannevole su queste caratteristiche, e non è nemmeno servita la scusante dell’assenza di pubblicità tradizionale, in quanto anche i metodi alternativi di passaparola e social network sono stati ritenuti fuorvianti.

Ecco le parole della toga sul tema: ” Sebbene questi canali da soli potrebbero non essere sufficienti a garantire un’esposizione a livello di categoria per una casa automobilistica tradizionale, la strategia pubblicitaria distintiva di Tesla giustifica un allontanamento dall’approccio tipico“.

Tesla
Fabbrica Tesla (Instagram) – mobilitasostenibile.it

Class action contro Tesla: due procedimenti in corso

Quindi è altamente probabile che Tesla dovrà affrontare in tribunale due procedimenti. Il primo riguarda i residenti della California che hanno acquistato pacchetti FSD tra ottobre 2016 e maggio 2017.

Il secondo riguarda i proprietari di FSD che hanno rinunciato all’accordo arbitrale di Tesla tra il 2017 e la metà del 2024. Queste cause non solo mirano ad ottenere un risarcimento, ma anche un’ingiunzione per impedire a Tesla di diffondere in futuro informazioni scorrette.