UFFICIALE 104, addio ai parcheggi riservati: “Potete usare la carrozzina” | È già deciso

Contrassegno disabili - mobilitasostenibile.it
Basta un dettaglio che a molti sembra solo burocratico per vedersi recapitare la multa nel posto dei disabili, anche se il contrassegno c’è.
Il contrassegno per disabili non è un privilegio, ma un pezzo di dignità. Quel cartoncino blu permette di vivere la città a chi ha reali difficoltà di movimento, di arrivare dove deve senza trasformare ogni spostamento in una maratona dal parcheggio al portone. Un piccolo simbolo che, nella quotidianità, diventa la differenza tra partecipare alla vita sociale o restarne ai margini.
Eppure, nonostante questo diritto sia riconosciuto e tutelato, a volte la burocrazia riesce a trasformarlo in un incubo. È quello che è successo a un’automobilista italiana, multata pesantemente pur avendo fatto ciò che chiunque avrebbe ritenuto corretto: esporre il contrassegno. E come a lei, può capitare a moltissimi automobilisti ignari.
La storia di Laura, multata nonostante il contrassegno
Laura è una persona disabile come tante. Vive la sua quotidianità cercando di mantenere indipendenza, contando su quel rettangolino blu che le consente di avvicinarsi ai luoghi di cui ha bisogno. Un giorno però, in attesa del rinnovo del contrassegno, decide di lasciare sul cruscotto la fotocopia del vecchio. Non voleva imbrogliare: il diritto a quel posto c’era, eccome.
Ma la realtà si è rivelata ben diversa. Al suo ritorno ha trovato la multa sotto il tergicristallo. Pesante, umiliante e soprattutto incomprensibile ai suoi occhi. Il caso, però, non si è fermato lì. È arrivato in tribunale e infine davanti alla Corte di Cassazione. E qui è arrivata la doccia fredda.

La legge non fa sconti nemmeno ai disabili
Per Laura, nessun annullamento, nessuna scappatoia. La multa era valida e andava pagata. Con la Sentenza 6892 del 14 marzo 2025 i giudici sono stati categorici: una fotocopia non ha valore, anche se la persona che la espone è davvero titolare del diritto. La ragione è semplice e dura come il cemento: una copia può essere riprodotta e usata da chiunque, senza controllo. Per questo conta solo l’originale in corso di validità.
Risultato? La sanzione è stata confermata. E Laura, come tanti altri automobilisti in situazioni simili, ha dovuto pagare. La legge non guarda le buone intenzioni, guarda i documenti. E allora cosa fare se il nuovo contrassegno tarda ad arrivare? In questi casi bisogna muoversi subito e chiedere un permesso provvisorio al Comune o alla Polizia Locale. Un pass temporaneo che vale fino all’emissione dell’originale e che mette al riparo da sanzioni salate.
Quindi no, anche se si ha diritto, non basta dimostrarlo come si può. Con il contrassegno disabili vale solo l’originale valido o, in alternativa, il permesso temporaneo rilasciato dalle autorità. Tutto il resto, fotocopie comprese, è carta straccia.