Agenzia delle Entrate, arriva la sanzione “MULTA SOSPETTA” | Ti multano se metti troppa benzina

Ecco in cosa consiste

La nuova mossa dell'Agenzia delle Entrate - MobilitàSostenibile.it (Foto X)

Agenzia delle Entrate, le ultime novità non sono affatto delle migliori: in arrivo “multa sospetta”, ecco in cosa consiste

Una nuova sanzione fiscale è in arrivo. Non proprio una buona notizia per i contribuenti italiani visto che, appunto, potrebbero essere seriamente colpiti. Un qualcosa di assurdo visto che il rischio è quello di essere multato per un qualcosa che potresti aver fatto. Anche con un pizzico di generosità.

Cosa significa tutto questo? Un vero e proprio allarme quello che è stato lanciato da parte di una serie di controlli. Si parla, infatti, di “multa sospetta” che porta la firma dell’Agenzia delle Entrate. Non si parla di errori nella dichiarazione dei redditi oppure dimenticanze evidenti.

Tutto questo, però, ruota attorno a delle nostre abitudini economiche. Un qualcosa che potrebbe, seriamente, finire sotto la lente d’ingrandimento del Fisco. Basti pensare che alcuni contribuenti lo hanno scoperto a proprie spese. Ovviamente tutti si stanno domandando chi sarà mai questo elemento “pericoloso”.

Dietro a questa misura c’è un meccanismo che il Fisco sta utilizzando per incrociare dati ed effettuare delle valutazioni sul tenore di vita dei cittadini. Questi controlli, però, potrebbero portare a delle sanzioni anche quando non c’è alcuna intenzione di evadere nulla. Ecco in cosa consiste.

Agenzia delle Entrate, fai molta attenzione: in arrivo “multa sospetta”

Questa “multa sospetta” non è altro che un collegamento ad un nuovo sistema di accertamento fiscale che è stato introdotto con il decreto legislativo 108/2024. Ci stiamo riferendo all’evasometro. Di che cosa stiamo parlando? Non è altro che uno strumento che tende a sostituire il vecchio redditometro e che individua coloro che spendono molto di più rispetto a quanto hanno dichiarato al Fisco.

Il tutto è molto semplice. Esempio: se il tenore di vita di un soggetto non è compatibile con il reddito che è stato dichiarato, allora scatterà un accertamento sintetico. Tutto questo avviene in due casi: uno scarto del 20% tra il reddito “ricostruito” in base alle spese che il soggetto ha dichiarato mentre dall’altro con uno scarto di 70mila euro.

Tutto quello che serve sapere
La nuova mossa dell’Agenzia delle Entrate – MobilitàSostenibile.it (Foto X)

Agenzia delle Entrate, le ultime mosse: tutto quello che serve sapere

Le novità, però, non sono affatto finite qui visto che i pagamenti elettronici (effettuate con carta di credito o debito) possono essere utilizzati per ricostruire il profilo fi spesa. Da quel momento in poi, però, potrebbe scattare l’accusa di evasione. Anche se non c’è omissione volontaria.

Il contribuente, d’altro canto, può difendersi eccome. Anche dimostrando che le spese derivano da donazioni, risparmi, redditi esenti o spese effettuate da terzi. Le prove, però, devono essere fornite dal soggetto stesso e, di conseguenza, presentare una documentazione dettagliata e credibile. Nel caso in cui tutto questo non dovesse avvenire il Fisco può emettere una sanzione che difficilmente dimenticherà.