“Io non ho bevuto nulla” “Non mi interessa, ritiriamo la patente”: risulti sempre positivo con questa bevanda non alcolica | Stanno rovinando tutti

Alcoltest e falsi positivi - mobilitasostenibile.it
Nessuna traccia di alcol effettivo, ma l’alcoltest la rileva come tale: attenzione a cosa si assume prima di uscire di casa.
Sugli alcol test, in questi mesi, ne abbiamo sentite di ogni. Dai prodotti da banco come l’ibuprofene in grado di alterare i risultati del test, a un semplice reflusso gastrico che scambierebbe l’acidità di stomaco per gas alcolemici.
Tutto falso? Sebbene non comune, purtroppo no. Gli alcoltest non sono infallibili, e anche se la verità viene (quasi) sempre a galla, ciò non toglie che in quel momento rischiamo la sospensione immediata della patente.
Ed è qui che è bene chiarire cosa accade, come difendersi, ma anche sapere che c’è un altro liquido, spesso sottovalutato, che può anch’esso sballare il risultato del test.
Cosa può davvero alterare l’alcol test
Quando parliamo di etilometro, non sempre i numeri che compaiono sul display raccontano la realtà. Alcuni farmaci da banco, come gli antinfiammatori o gli sciroppi per la tosse, possono contenere alcol in percentuali tali da essere rilevati subito dopo l’assunzione.
Anche condizioni fisiche come il reflusso gastrico o il diabete possono produrre sostanze (ad esempio i chetoni) che l’apparecchio interpreta come gas alcolici. Non si tratta di casi frequenti, ma la giurisprudenza stessa riconosce che, in certe circostanze, il rischio di errore c’è.
E tra tutte le condizioni sopra elencate ce n’è una che passa spesso inosservata, ma che la sua assunzione può far rilevare alcol nel fiato per diversi minuti dopo la sua assunzione.

Il caso dei collutori
Un discorso a parte meritano i collutori alcolici, quelli che contengono etanolo. Qui l’errore è quasi matematico: se usati poco prima del controllo, lasciano in bocca residui che l’etilometro interpreta come tasso alcolemico elevato. L’effetto, però, dura solo pochi minuti: sparisce appena i vapori si disperdono. Il problema è che se il test viene eseguito subito dopo il risciacquo (ossia poco dopo essere usciti di casa), il rischio di un falso positivo diventa altissimo. E come sappiamo, talvolta la sfortuna ci vede benissimo.
La buona notizia è che, in sede di accertamenti più accurati, la verità tende a venire a galla. Oltre al controllo con etilometro, infatti, la procedura prevede la possibilità di sottoporsi ad analisi del sangue e delle urine, che misurano in modo oggettivo la presenza di alcol nell’organismo. Ed è proprio lì che, se davvero non abbiamo bevuto, il margine di errore si azzera: i valori rilevati non lasciano spazio a interpretazioni. Naturalmente questo non vale per chi ha davvero assunto alcol, ma per chi subisce un falso positivo è l’unica ancora di salvezza.