“Ho preso una pasticca per il mal di testa”: addio patente e multa stratosferica | I nuovi test non accettano più questi medicinali diffusissimi

Alcol test e medicinali - mobilitasostenibile.it
Una semplice pastiglia potrebbe non togliere solo il mal di testa, ma anche la patente: attenzione a questo farmaco prima di guidare.
L’alcoltest è da mesi al centro dell’attenzione di milioni di automobilisti, soprattutto da quando il Codice della Strada è cambiato, inasprendo le sanzioni e alzando la soglia di paura ogni volta che ci si mette al volante. E se da una parte c’è chi crede siano misure esagerate, c’è ancora chi eccede.
Negli ultimi giorni, infatti, sulle strade italiane la situazione sembra addirittura peggiorata. Sempre più conducenti vengono fermati in stato di ebbrezza, e spesso la scoperta arriva dopo un incidente che poteva avere esiti drammatici.
Eppure, tra le storie che emergono, c’è un dettaglio che non può passare inosservato: i falsi positivi. Persone che giurano di non aver bevuto nulla e che, nonostante questo, vedono l’etilometro segnalare un tasso alcolemico oltre i limiti. L’unica colpa? Aver assunto il medicinale sbagliato al momento sbagliato.
Quando un farmaco ci fa perdere la patente
L’errore più comune è pensare che solo il bicchiere di vino o lo spritz possano farci finire nei guai. In realtà, anche se solo in alcuni casi, basta una pastiglia di ibuprofene, uno dei farmaci più diffusi e usati per i dolori quotidiani, per scatenare un effetto imprevisto.
Questo non significa che l’etilometro legga l’alcol dove non c’è, ma che in alcuni casi la molecola può alterare i parametri dell’apparecchio, generando un risultato positivo anche quando non abbiamo toccato nulla. E a quel punto non conta quanto insistiamo: sul verbale ci finisce scritto ‘ebbrezza’ e la patente rischia di saltare lo stesso. La sospensione immediata, tra l’altro, è inevitabile.

Quali sono le probabilità di un alcoltest con falso positivo e come difendersi
Per fortuna, va detto subito, non è un fenomeno frequente. I casi documentati sono rari, e la maggior parte dei controlli non subisce alcuna interferenza. Ma quando accade, le conseguenze sono pesanti: sospensione immediata della patente, sanzione, sequestro del veicolo. È per questo che conoscere il problema diventa fondamentale.
Se ci si trova in una situazione del genere, la prima mossa è chiedere immediatamente le analisi del sangue o delle urine, che rappresentano la prova oggettiva dello stato di ebbrezza (o della sua assenza).
Questi esami sono in grado di smentire un falso positivo e riportare chiarezza, ma vanno richiesti senza perdere tempo. Parallelamente, è utile conservare la confezione del farmaco assunto e segnalarlo al medico o all’avvocato: avere una prova concreta di ciò che si è ingerito può cambiare completamente il corso della vicenda.