Questa dimenticanza ti costa 600€ e 10 giorni di sospensione della patente: se non ti sbrighi a metterti in regola la perdi per sempre

La scadenza che tutti i conducenti dimenticano - mobilitasostenibile.it
Basta una semplice dimenticanza prettamente burocratica per ritrovarsi con una multa da 600€ e 10 giorni di sospensione della patente.
Magari non si è liberi professionisti e non si ha a che fare con scadenze fiscali, ma ciò che l’automobilista medio dovrebbe sapere è che anche lui ha delle scadenze da non sottovalutare. Basti pensare al tagliando, alla revisione o alla rata dell’assicurazione.
Certo, nella maggior parte dei casi arriva un avvertimento che ricorda queste date, ma non sempre è così. Ci sono situazioni in cui anche la persona più organizzata del mondo può cadere in uno strafalcione.
Solo che quella caduta, se scoperta al primo posto di blocco, può costare cara: 600€ e la sospensione della patente. E se non si agisce per tempo, quella sospensione rischia di trasformarsi in una revoca.
Le scadenze che pesano davvero
Nel mondo degli automobilisti le scadenze non sono un dettaglio: sono parte integrante della legge. E qui non si parla di tasse, per le quali basta aggiungere il costo del ritardo e tutto finisce lì. Quando si tratta di auto, il Codice della Strada non perdona. Basti pensare (esempio a caso) alla revisione scaduta: oltre alla sanzione amministrativa, che può arrivare a centinaia di euro, comporta anche il divieto di circolazione del veicolo fino al completamento dell’ispezione.
Eppure c’è qualcosa che pesa ancora di più, e che può sfuggire anche alle persone più attente. Un dettaglio facile da dimenticare, ma capace di causare conseguenze ancora più gravi se ignorato. Ed è proprio su questo punto che vale la pena soffermarsi.

L’errore più comune (e più costoso) degli automobilisti
La verità è che capita a tutti di dimenticarsene. Nessuno controlla la data di scadenza della patente ogni mese, e molti finiscono per accorgersene solo davanti a un posto di blocco. Il problema è che, in quel momento, non c’è più nulla da fare: la legge parla chiaro.
Guidare con la patente scaduta non è solo un’infrazione, ma comporta sanzioni pesanti e conseguenze immediate, perché il documento viene considerato come non valido. E girare con un documento valido, per la legge, è inammissibile.
In altre parole, il Codice della Strada non fa sconti a chi sottovaluta questa dimenticanza. E se la multa può essere già di per sé salata, è l’effetto a catena a trasformarla in un vero incubo burocratico.
Una volta che la patente è scaduta e si viene fermati, di fatti, la legge concede 10 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione e sottoporsi alla visita medica obbligatoria. Solo dopo aver superato l’esame e ottenuto il rinnovo, la patente torna pienamente valida e si può tornare a guidare senza rischi.
Trascorsi i 10 giorni senza aver provveduto al rinnovo, infatti, la situazione si complica: si rischiano sanzioni più severe, il fermo amministrativo del veicolo e, nei casi più gravi, persino la revoca della patente. In pratica, tutto per una scadenza dimenticata.