UFFICIALE BICICLETTE, arriva la patente a punti: se fai un’infrazione ti tolgono tutto | La chiederanno ai posti di blocco

Ciclisti-Foto-di-AS-Photography-da-Pexels-MobilitàSostenibile

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Un episodio accaduto ad un ciclista italiano porta a rivedere l’intero sistema di sanzioni per la guida: ecco cos’è successo e chi deve preoccuparsi.

A Livorno un episodio curioso ha fatto molto discutere e ha scatenato una polemica che ha delle ripercussioni sugli automobilisti italiani.

Un ciclista di 59 anni, Francesco Romano, è stato fermato mentre scendeva da Castellaccio e non ha dato la precedenza a un’auto. Per questa infrazione gli agenti della Polstrada lo hanno multato con una sanzione di 167 euro.

Una conseguenza che è apparsa normale, ma meno normale è stato ciò che è accaduto subito dopo: gli sono stati tolti anche cinque punti dalla patente.

Romano ha deciso di fare ricorso, sostenendo che la punizione non fosse giusta, dal momento che non stava guidando un veicolo a motore.

Sottrazione di punti sulla patente ad un ciclista: opinioni divise e contrastanti

Secondo la Cassazione chi commette un’infrazione in bici non può subire la decurtazione dei punti, perché la patente serve solo per i mezzi che la richiedono. La vicenda del ciclista di Livorno, raccontata dal quotidiano Il Tirreno, ha subito acceso un forte dibattito anche online. La notizia ha rapidamente invaso i social e l’opinione pubblica si è nettamente divisa.

Da una parte c’è chi difende il ciclista, sostenendo che togliere i punti sia un errore; dall’altra, chi invece chiede più controlli perché molti ciclisti, secondo alcuni, ignorano il Codice della Strada. C’è chi ha commentato in modo ironico e non sono mancate le occasioni per trasformare la vicenda in meme virali. Ma al di là di tutto questo episodio mette in luce un problema reale, quella della convivenza tra biciclette e auto. Daniele Vincini del Sulpl di Milano ha sottolineato che ci sono troppi ciclisti che attraversano col rosso, pedalano contromano o sui marciapiedi, mettendo a rischio la sicurezza degli altri utenti della strada.

Andare-in-bici-Foto-di-Elina-Sazonova-da-Pexels-MobilitàSostenibile
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Formazione per i ciclisti: avanza la proposta di più regole per chi va in bici

Secondo i dati ISTAT del 2021, più di 15mila incidenti con feriti hanno coinvolto biciclette. Questi numeri fanno capire quanto serva più attenzione e rispetto delle regole. Oggi chi va in bici non ha bisogno di una patente né di una formazione specifica, ma questo, secondo alcuni esperti, è un problema.

L’idea di introdurre una sorta di “patentino” o corsi di educazione stradale per i ciclisti torna, quindi, un argomento di forte tendenza. Non si parla di misure ufficiali, ma il caso di Livorno ha riacceso il dibattito su come rendere le strade più sicure per chi pedala, per chi guida e per chi si sposta a piedi.