Mercato auto europeo, segnali di ripresa a settembre: crescono le auto elettriche | Domina l’ibrido

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Il mercato automobilistico europeo mostra timidi segnali di ripresa, con crescita delle immatricolazioni di auto elettriche e ibride.

Il mercato automobilistico europeo nel 2025 mostra segnali positivi, nonostante la crescita sia ancora timida. Le immatricolazioni di nuove auto nell’Unione Europea sono cresciute dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un aumento a doppia cifra nel mese di settembre. Tuttavia, la transizione energetica avanza a rilento e gli equilibri tra motorizzazioni tradizionali e soluzioni alternative stanno cambiando.

Le ibride dominano il mercato europeo con una quota del 34,7% e 2.793.079 unità immatricolate nei primi nove mesi. La loro popolarità deriva da prezzi accessibili, assenza di necessità di infrastrutture per la ricarica e familiarità d’uso. Gli automobilisti europei hanno già scelto l’ibrido come motorizzazione preferita, e questo trend sembra destinato a continuare.

Le auto elettriche, invece, crescono ma restano al di sotto del ritmo necessario per rispettare le scadenze regolamentari. La quota di mercato è del 16,1% con 1.300.188 unità immatricolate. La Francia rappresenta un’eccezione tra i maggiori Paesi, mostrando una leggera contrazione nel cumulato, nonostante un settembre positivo.

Il plug-in hybrid sta vivendo una rinascita, con immatricolazioni che raggiungono quota 722.914 unità nei primi nove mesi e una quota di mercato del 9%. La spinta è impressionante in mercati come Spagna, Germania e Italia. Questa rinascita è significativa perché avviene mentre diverse analisi avevano previsto un declino della tecnologia.

Mercato auto in Europa: continua la flessione di benzina e diesel

La parabola discendente delle motorizzazioni tradizionali è ormai una tendenza solida. Il benzina scende al 27,7% del mercato europeo, con una contrazione di oltre sei punti rispetto all’anno precedente, mentre il diesel si ferma al 9,3%, con un calo vicino al 25% nelle immatricolazioni.

Le conseguenze industriali sono colossali. Linee produttive riconvertite, catene di fornitura in tensione e un enorme patrimonio di competenze meccaniche che rischia di diventare obsoleto in pochi anni.

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Gli ostacoli alla transizione full electric in Europa

Il quadro rivela un paradosso evidente. L’ibrido risolve i problemi del presente ma non garantisce il rispetto delle normative future. L’elettrico rappresenta l’obiettivo dichiarato delle istituzioni, ma il mercato non lo segue con convinzione.

Le infrastrutture restano insufficienti, la comunicazione politica è spesso polarizzante e molti cittadini percepiscono l’elettrico come un salto nel vuoto. Questa distanza rischia di generare una distonia tra regolazione e domanda.