Cattive notizie per Elon Musk: il fondo norvegese contro il maxi compenso da 1.000 miliardi | Terremoto Tesla

Elon Musk

Elon Musk (Instagram) - mobilitasostenibile.it

Spaccature in casa Tesla intorno al maxi compenso da mille miliardi per Elon Musk. Il fondo sovrano norvegese si oppone ai piani del CEO.

Il colosso norvegese Norges Bank Investment Management è azionista di riferimento di Tesla, con oltre l’1 per cento del capitale della società. L’organismo ha annunciato che voterà contro il nuovo piano di compensi dell’azienda statunitense, che prevede un emolumento da 1.000 miliardi per il CEO Elon Musk.

Parliamo del più grande fondo sovrano al mondo, che si mette di traverso alle manovre di Elon Musk, non per la prima volta. L’azionista di riferimento di Tesla ha già annunciato che voterà contro il nuovo piano di compensi, in occasione del prossimo meeting degli azionisti. L’incontro è previsto giovedì 6 novembre in Texas, ad Austin.

Il fondo, che gestisce oltre 2.100 miliardi di dollari in asset pubblici, ha motivato la decisione con dichiarazioni taglienti. “Siamo preoccupati per la dimensione complessiva del premio. La diluzione e la mancanza di strumenti di mitigazione del rischio legato ad una singola persona.”

In poche parole il NBIM è preoccupato dal fatto di poter concentrare troppo potere nelle mani di Musk. Il piano potrebbe garantire al CEO fino al 12% aggiuntivo delle azioni Tesla se il gruppo arrivasse ad una capitalizzazione di 8,5 trilioni di dollari entro il 2035. Al momento il valore dell’azienda è di circa 1 trilione di dollari.

Il fondo norvegese contro Musk: no al piano compensi Tesla

Già nel 2024 Oslo aveva provato ad ostacolare i piani di Musk. Lo scorso anno il fondo aveva infatti votato contro il bonus da 56 miliardi di dollari per il numero uno di Tesla, poi annullato da un tribunale negli Stati Uniti.

Visto che la nuova proposta punta alla cifra record di 1.000 miliardi non sorprende la presa di posizione dell’ente scandinavo.

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I dubbi degli investitori e le nuove sfide di Tesla

Nel terzo trimestre del 2025 Tesla ha aumentato le vendite del sette per cento negli Stati Uniti, grazie anche alla corsa di molti consumatori nell’acquisto di auto elettriche prima della scadenza degli incentivi federali. Ma con l’addio della misura per l’azienda si apre il rischio di un futuro incerto anche in patria.

Una bocciatura da parte degli azionisti di Tesla al nuovo piano compensi per Musk potrebbe portare ad una nuova frattura, stavolta insanabile? Vedremo cosa accadrà oltreoceano a stretto giro di posta.