Nuovo codice della strada, arriva la batosta per l’abitudine più radicata negli automobilisti italiani: da oggi scatta l’arresto

Posto di blocco

Nuovo decreto nel Codice della Strada - mobilitasostenibile.it

Tolleranza zero per l’abitudine più comune in auto: la nuova legge prevede dalla sospensione della patente alla confisca del veicolo. 

Quando una legge è subdola, piena di interpretazioni e iter burocratici complessi, difficilmente trova giustizia. L’italiano medio, si sa, riesce a trovare sempre una via di fuga anche dalle situazioni più scomode, se non ci sono regole chiare scritte nero su bianco. E il buon senso, oggi, non basta più.

Gli automobilisti, in tal senso, non fanno eccezione: basti pensare al caso di chi, parcheggiando, viene colpito da un veicolo. Non è detto che abbia ragione, anche se la situazione sembrerebbe suggerirlo. Se la legge prevede la precedenza di chi era già sulla corsia, non c’è alibi che tenga.

Ma il vero problema non sono solo gli incidenti, bensì le abitudini. Quelle che adottiamo dentro la nostra auto.

L’abitudine che può costare la confisca del veicolo

Ci sono gesti che, a forza di ripetersi, finiscono per sembrare innocui. Buttare una carta, un fazzoletto o un mozzicone dal finestrino è uno di quelli. Un riflesso quasi automatico, che per anni è passato sotto silenzio, come se l’asfalto potesse inghiottire tutto. E invece no. Quel piccolo gesto ha sempre avuto una legge che lo condannava, ma talmente complicata da rendere impossibile applicarla davvero.

Prima, per multare qualcuno, serviva che un agente vedesse la scena in diretta, fermasse il veicolo e identificasse il conducente. Immaginabile quante volte accadesse, in mezzo al traffico o su una provinciale deserta. Poche, pochissime. E così la regola è rimasta lettera morta, una di quelle che esistono solo per farsi ignorare.

Il problema, però, non è solo estetico. Gettare oggetti dal finestrino può causare incidenti, danneggiare l’ambiente e perfino compromettere la sicurezza di chi viaggia dietro. Una lattina abbandonata sull’asfalto può diventare un proiettile per chi arriva in moto, una bottiglia può rotolare fino a un tombino e bloccare un sistema di scarico. E da qui nascono i guai.

Per questo il legislatore ha deciso di intervenire. E lo ha fatto in modo drastico.

Uomo che getta rifiuti (bottiglia di plastica e carta) fuori dal finestrino dell'auto
Gettare rifiuti dal finestrino dell’auto – mobilitasostenibile.it

Buttare rifiuti dal finestrino ora è reato: arresto, patente sospesa e veicolo confiscato

Con il D.L. n. 116, entrato in vigore il 9 agosto 2025, il Governo ha cambiato tutto. L’abbandono di rifiuti dai veicoli non è più considerato una semplice infrazione amministrativa, ma può trasformarsi in un vero e proprio reato ambientale. Il nuovo articolo 15 del Codice della Strada prevede multe salatissime, fino a 18.000€, e persino l’arresto nei casi più gravi.

Non serve più cogliere il trasgressore sul fatto: bastano le immagini di una telecamera, anche privata, per far scattare la procedura. La targa viene identificata e, se il gesto è confermato, parte la sanzione. Nei casi peggiori – rifiuti pericolosi o abbandonati in aree protette – la pena può arrivare fino a 7 anni di reclusione, con sospensione della patente fino a 6 mesi e confisca del mezzo.

Un segnale forte, forse l’unico modo per colpire un’abitudine tutta italiana che, stavolta, non potrà più essere giustificata con un semplice ‘era solo un fazzoletto’.