Addio autovelox, da ottobre non valgono più: puoi andare veloce quanto vuoi | Non ti multa più nessuno

Autovelox, l'addio da ottobre - mobilitasostenibile.it
Dal caos delle multe alle nuove regole: da ottobre cambia tutto per gli autovelox, e non tutti supereranno l’esame.
Negli ultimi mesi il tema degli autovelox ha acceso discussioni infinite, tra multe annullate in tribunale, ricorsi vinti grazie a cavilli e dubbi su autorizzazioni e omologazioni. E proprio mentre sembrava di aver capito come difendersi, ecco arrivare una nuova stretta normativa. Stavolta non si parla di velocità registrata o limiti da rispettare, ma della legittimità stessa degli apparecchi che ci immortalano in corsa.
Fino a ieri, molti autovelox erano lì da anni senza un controllo tecnico puntuale. Dal prossimo ottobre, invece, ogni dispositivo dovrà superare verifiche periodiche obbligatorie per restare in funzione. Chi non sarà conforme, resterà spento. Se dapprima vi era qualche dubbio, ora tutto sembra prendere forma, anche se ci saranno degli effetti collaterali da non sottovalutare. E qui che sorge spontaneo chiedersi: come funzionerà il tutto e, soprattutto, cosa significherà per i conducenti?
Cosa prevedono le nuove regole sugli autovelox
Il nuovo regolamento, come si narra da mesi, stabilisce che tutti gli autovelox in servizio debbano essere sottoposti a controlli tecnici regolari, con tanto di certificazione ufficiale dell’avvenuta verifica. Senza questo passaggio, le rilevazioni non potranno essere usate per multare.
Quindi poco spazio per i dubbi. Bisogna garantire che i dispositivi siano non solo omologati all’origine, ma anche mantenuti in perfette condizioni di funzionamento nel tempo. In altre parole, basta autovelox ‘fantasma’ piazzati e dimenticati sul ciglio della strada. D’ora in poi, ogni occhio elettronico dovrà dimostrare di essere in regola prima di immortalare un’infrazione.
E qui viene il bello: dal 1° ottobre, Comuni e Polizie Locali dovranno mettersi in regola, e non tutti saranno pronti. Cosa significa? Che potremmo assistere a un periodo di ‘buio’ in alcune zone, con apparecchi spenti in attesa della revisione. Ma non illudiamoci troppo: l’obiettivo è riaccenderli ovunque, e presto.

Dove vedremo gli effetti e cosa aspettarci
In prima battuta, l’impatto si sentirà sulle strade dove oggi i dispositivi sono più datati o dove mancano documenti di verifica aggiornati. Molti autovelox potrebbero restare fermi per settimane, soprattutto nei piccoli Comuni con meno risorse tecniche ed economiche per adeguarsi.
Ma la prospettiva è un’altra: una volta revisionati, torneranno attivi e pronti a registrare infrazioni con maggiore precisione e meno margine per contestazioni. Tradotto: meno scuse per chi sgarra e più multe ‘a prova di ricorso’. Non è quindi questione di se ci riguarderà, ma solo di quando. E, a giudicare dalle scadenze, è ormai questione di poco.