Addio suv, in questa città scatta il divieto più grande di sempre | L’unica soluzione è cambiare auto o scegliere un suv elettrico

C’è una città che ha deciso di far scattare uno dei divieti più grandi di sempre: ormai è ufficiale, ecco il cambiamento.

I suv, almeno i modelli che usano la benzina e il diesel, sono al momento al centro del bersaglio. Le amministrazioni locali e i governi di tutta Europa stanno imponendo dei divieti che sono sempre più severi e più stringenti e questo è ovviamente un grosso problema.

Chi guida un suv oggi si trova a fare i conti con limitazioni alla circolazione che sono sempre più stringenti. Le polemiche e le controversie non sono di certo mancate e con l’ultima decisione, si può stare certi che saranno ancora più importanti.

C’è infatti una città che si è posta un obiettivo importante per i prossimi ani. Ovvero, diventare completamente sostenibile entro il 2030, intervenendo su mobilità, edilizia, gestione dei rifiuti e incremento delle aree verdi.

Tale trasformazione però richiede per forza delle misure che sono concrete e talvolta drastiche. Tra queste l’ampliamento delle zone a traffico limitato, la progressiva eliminazione delle auto a diesel e l’incremento della rete ciclabile. E anche il divieto ai suv.

“La città dei 15 minuti”: scatta il divieto ai suv

Siamo a Parigi, città che ha deciso di diventare sostenibile entro il 2030. Tra i progetti di punta c’è il modello della “città dei 15 minuti“, pianificazione urbana che punta a garantire l’accesso a tutti i servizi essenziali (come scuole, negozi, uffici e sanità) nel raggio di 15 minuti, a piedi o in bicicletta.

La sindaca Anne Hidalgo sta guidando questa rivoluzione e ha deciso di prendersela in modo particolare con i suv. Per disincentivare l’uso di veicoli inquinanti sono state introdotte tariffe di parcheggio per i Suv, con l’obiettivo di togliere dalla circolazione i veicoli più inquinanti.

Com’è la situazione in Italia

In Italia la situazione appare più disomogenea e meno avanguardistica di Parigi. Secondo il rapporto Ecosistema Urbano 2024 redatto da Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 ore, infatti, ci sono profonde disparità tra le città del nord e quelle del sud. Reggio Emilia, Trento e Parma guidano la classifica della sostenibilità, con performance elevate nelle diverse macroaree analizzate.

Faticano le grandi metropoli. Milano è 56esima, Firenze 63esima, Roma 65esima e Torino addirittura 85esima. Chiudono la classifica Palermo e Napoli, che presentano delle criticità importanti. L’esempio di Parigi potrebbe essere la svolta per le città italiane messe peggio da questo punto di vista.