Auto aziendali, policy e rispetto dell’ambiente

Oltre la metà delle aziende italiane intende rivedere la propria politica in tema di benefit per quanto riguarda le auto aziendali nei prossimi 12 mesi (il 53,7%). E’ quanto emerge dalla recente Company Car Benefits Survey realizzata da Willis Towers Watson.

auto aziendali

Il 25% delle aziende ha intenzione, in particolare, di iniziare a utilizzare auto più rispettose dell’ambiente, mentre il 22% ha in programma di incoraggiare il ricorso a call o web conference per disincentivare gli spostamenti. Il 14,6% ha inoltre dichiarato di voler favorire lo smart working e la possibilità per i dipendenti di lavorare direttamente da casa.

Cresce inoltre la percentuale di società che si propone di adottare una car policy che tenga maggiormente in considerazione il problema legato alle emissioni di CO2 (39,3% rispetto al 37,7% del 2016), e il 56% delle aziende manifesta l’intenzione di scegliere il diesel come tipo di carburante per le auto aziendali (lo scorso anno la percentuale era attorno al 46%)

Rodolfo Monni, senior consultant di Willis Towers Watson Italia, commenta:

In Europa i singoli paesi adottano una policy diversa in tema di auto aziendali, che restano comunque uno dei benefits maggiormente diffusi offerti ai dipendenti. Rimane quindi cruciale assicurare che le prassi adottate restino efficienti, conformi alle diverse normative dei singoli paesi e in grado di produrre un rapporto costo/benefici conveniente

Guido De Spirt, Country manager di Willis Towers Watson aggiunge: “In tema di car policy le imprese italiane stanno rivedendo in ottica restrittiva le proprie politiche a favore di una disincentivazione degli spostamenti soprattutto per ragioni ecologiche.  Questo tipo di benefit non va eliminato ma piuttosto ripensato in ottica green per non sottovalutare le aspettative dei dipendenti in merito. Dal nostro osservatorio in tema Car Policy e benchmark di settore merceologico emerge una sempre maggiore attenzione all’ambiente nella composizione della flotta ed ai costi assicurativi”.

 

 

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