Autovelox, ecco come diventare invisibili: metodo infallibile e legale | Non prendi più nemmeno una multa

La falla degli autovelox - mobilitasostenibile.it
Dalle testimonianze degli automobilisti alle ammissioni delle forze dell’ordine: ecco come, talvolta, gli autovelox non riescono a multare.
Chiunque guidi conosce quel brivido che corre lungo la schiena quando, dopo un lampo improvviso, ci si chiede se arriverà l’ennesima multa a casa. Gli autovelox sono ormai ovunque, eppure non sempre riescono a colpire nel segno.
Esistono infatti situazioni, raccontate da automobilisti e persino riconosciute dalle stesse forze dell’ordine, in cui la tecnologia fallisce o lascia spiragli inattesi.
Non parliamo di sotterfugi illegali o trucchi da film, ma di dinamiche reali che, talvolta, rendono un veicolo praticamente ‘invisibile’ alle telecamere della velocità.
Semafori, cartelli e visibilità: quello che non ci dicono sugli autovelox
Partiamo da una nozione base, che non fa mai male ricordare: un autovelox, per essere valido, deve essere segnalato in anticipo e posizionato correttamente. Niente agguati invisibili. Ma la pratica, spesso, è un’altra storia. Postazioni nascoste dietro siepi o parcheggi strategici hanno generato dubbi di legittimità, e in più di un processo i giudici hanno dato ragione agli automobilisti.
Non significa che l’autovelox sia di per se illegale, ma che la sua collocazione può aprire uno spiraglio per contestare la multa. La verità è che molti dispositivi non sono così ‘a prova di errore’ come si pensa, e la loro efficacia dipende non solo dalla tecnologia, ma anche dal rispetto scrupoloso delle regole da parte di chi li installa. E come chi li installa studia sotterfugi, anche alcuni automobilisti non sono da meno. Qualcuno parla dell’effetto ombra, quello che distrarrebbe la visuale agli autovelox.

I casi raccontati dagli automobilisti
C’è chi giura di aver attraversato l’autovelox affiancato ad un’altra auto, creando una sorta di ‘ombra’ che avrebbe confuso il radar. Altri parlano di verbali con velocità improbabili o foto sfocate al punto da non riconoscere il veicolo. Non sono trucchi da film, ma limiti tecnici ben noti: due auto nello stesso istante, un apparecchio non calibrato o un temporale improvviso possono far sbagliare anche l’occhio elettronico. E quando accade, spesso la multa viene annullata. Episodi rari, certo, ma abbastanza reali da alimentare il mito del guidatore invisibile.
Quindi, esiste davvero un metodo infallibile per non farsi prendere? No. Esistono solo circostanze particolari che portano a un errore tecnico o a una postazione poco chiara, e che finiscono per salvare qualche automobilista. Non è un trucco replicabile, ma una debolezza del sistema. L’unico modo sicuro e legale per non ritrovarsi con una sanzione resta uno: rispettare i limiti. Tutto il resto – racconti, coincidenze fortunate e bug tecnologici – fa parte della leggenda dell’autovelox ‘fregato’. Una leggenda che diverte, ma che a volte, in tribunale, diventa realtà. Meglio non rischiare.