Autovelox non omologato | multa annullata e nessuna decurtazione punti: la svolta della Cassazione
Autovelox - mobilitàsostenibile
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che le multe elevate con autovelox non omologati sono nulle: una decisione che cambia lo scenario per migliaia di automobilisti.
La pronuncia rappresenta un punto di svolta nel campo del diritto stradale. Per anni, i dispositivi di rilevazione della velocità sono stati al centro di contestazioni e ricorsi, ma ora la Cassazione ha chiarito un principio fondamentale: se l’apparecchio non è stato correttamente omologato, la sanzione è illegittima. Ciò significa che non solo la multa può essere annullata, ma anche che non si applica alcuna decurtazione dei punti dalla patente.
Secondo l’interpretazione riportata da StudioLegaleSaltelli, la differenza tra “approvazione” e “omologazione” è decisiva. L’autovelox può essere approvato come modello tecnico, ma senza l’omologazione formale non è idoneo a produrre effetti giuridici. È proprio su questo punto che la Suprema Corte ha fondato la sua decisione, rafforzando il diritto alla difesa dei cittadini.
Cosa cambia per chi ha ricevuto una multa
Con questa sentenza, chi è stato multato da un dispositivo privo di omologazione può presentare ricorso con buone possibilità di successo. Il giudice, infatti, è tenuto a verificare che l’apparecchio utilizzato fosse conforme alle disposizioni previste dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In mancanza di tale documentazione, la sanzione deve essere considerata nulla.
È importante distinguere tra apparecchi “approvati” e “omologati”: i primi rispettano le specifiche tecniche generali, ma solo i secondi sono autorizzati all’uso per fini sanzionatori. Un dettaglio tecnico che ora assume un peso determinante, soprattutto nei ricorsi presentati da automobilisti che contestano la legittimità della rilevazione.

Le conseguenze pratiche della sentenza
La decisione della Cassazione non apre a un annullamento automatico di tutte le multe, ma impone agli enti accertatori una maggiore trasparenza. Ogni Comune dovrà dimostrare di utilizzare apparecchi regolarmente omologati, pena la nullità delle sanzioni emesse. Si tratta di un principio di garanzia che rafforza il controllo di legalità e tutela i cittadini da eventuali abusi.
Per gli automobilisti, questa svolta rappresenta un incentivo a verificare la correttezza dei verbali ricevuti e a non accettare passivamente ogni sanzione. Il messaggio della Suprema Corte è chiaro: solo la piena conformità tecnica può legittimare la multa. Un richiamo alla precisione e alla trasparenza che segna un passo importante verso un sistema di controllo più equo e rispettoso delle regole.
