Autovelox polverizzati, da questa data devono rimanere spenti: l’ha deciso la Cassazione | Non sono a norma di legge

Cartello autovelox "controllo elettronico della velocità" imbrattato con la vernice

Addio Autovelox: il nuovo decreto - mobilitasostenibile.it

Da luglio gli autovelox non saranno più un problema per gli automobilisti; la stanfgata riguarderà i Comuni: arriva la decisione ufficiale.

Gli autovelox hanno le ore contate, o almeno la maggior parte di essi. Dopo mesi e mesi in cui il tema è diventato un vero e proprio romanzo, ora arriva un punto fermo in mezzo a quel punto e virgola condito di sentenze, proteste e regole poco chiare.

Perché se all’inizio questi dispositivi dovevano servire a limitare la velocità e aumentare la sicurezza sulle strade, di fatto si sono trasformati in un bancomat per molti Comuni. Venivano piazzati spesso in posizioni poco visibili, con segnalazioni scarse o inesistenti, e questo ha generato un boom di multe considerate ingiuste.

Addio agli autovelox (e alle sanzioni annesse)

Sono anni che gli autovelox rappresentano un introito importante per le casse dei Comuni. Un po’ meno per i cittadini, che hanno percepito questa necessità di garantire la sicurezza stradale come un pretesto per incassare soldi facili.

E non si parla di numeri irrisori: uno dei dati più surreali riguarda proprio un piccolo comune delle Dolomiti, Colle Santa Lucia, che con la sua modesta popolazione di circa 350 abitanti ha incassato, nel triennio 2021-2023, la bellezza di 1.265.822€ grazie all’unico autovelox installato. Facendo una media, un solo apparecchio ha portato un introito di 3.616 € per cittadino. Purtroppo, questo non è l’unico caso.

Situazioni come queste non possono certo passare sotto silenzio, tanto che finalmente arriva la svolta. Una modifica pronta a rimescolare le carte.

Cartello autovelox
Autovelox – mobilitasostenibile.it

I Comuni dovranno disattivare gli autovelox non omologati: il nuovo decreto

Dal 12 giugno i Comuni hanno dovuto fare un passo indietro: niente più autovelox piazzati ovunque, niente più multe a raffica. Entra infatti in vigore il nuovo decreto che impone di spegnere immediatamente tutti gli apparecchi non omologati secondo le specifiche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La svolta arriva dopo anni di ricorsi e proteste, con la Cassazione che ha ribadito – a più riprese – come l’omologazione non sia una semplice formalità, ma la garanzia che l’autovelox funzioni davvero e tuteli i diritti dei cittadini.

In sostanza, non basta che l’apparecchio sia approvato per essere regolare: serve la verifica tecnica completa. Se manca questo passaggio, le multe sono nulle e i punti decurtati vanno restituiti. Per i Comuni, significa dire addio a milioni di euro di incassi, proprio come è successo a Colle Santa Lucia o a Galatina, dove le cifre erano da capogiro.

Stavolta però, non c’è più spazio per le interpretazioni o vie di fuga: chi non si mette in regola rischia una valanga di ricorsi, con relative spese legali a carico delle amministrazioni. Una vera mazzata per le casse pubbliche, abituate a usare gli autovelox come bancomat – e per una volta, a sorridere saranno gli automobilisti.