Un’Ascesa Rapida e Strutturata
BYD è tra i principali protagonisti della penetrazione dei costruttori cinesi nel mercato automobilistico europeo. Dal suo ingresso in Europa nel 2020, l’azienda ha rapidamente espanso la sua presenza geografica, raggiungendo 17 paesi europei tra cui Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito
Il marchio ha adottato un modello distributivo basato su partnership con grandi gruppi locali come Emil Frey, Louwman, Hedin e Inchcape, riuscendo così a coprire efficacemente vendite e post-vendita. Ha anche siglato accordi strategici per i servizi di leasing con attori chiave come Ayvens e Arval
Una Gamma Completa e Competitiva
BYD ha puntato su un’ampia gamma di veicoli elettrici, dal segmento A al segmento E, con modelli come Dolphin, ATTO2, ATTO3, Tang, Han, Seal e la nuova Sealion 7. La combinazione di prezzi competitivi (fino al 13% inferiori rispetto ai rivali europei del segmento C) e tecnologie all’avanguardia — come le batterie LFP a basso costo e gli avanzati sistemi di assistenza alla guida — ha permesso a BYD di conquistare una crescente fetta di mercato
Produzione Locale e Investimenti Strategici
BYD ha annunciato la costruzione di uno stabilimento produttivo a Szeged, in Ungheria, con una capacità prevista di 200.000 veicoli all’anno. Questo investimento non solo mira ad aggirare i dazi europei sull’importazione, ma rafforza anche la percezione di solidità del brand sul territorio. A conferma del suo impegno europeo, BYD trasferirà proprio in questa sede anche il quartier generale europeo, attualmente nei Paesi Bassi
Risultati Economici e Proiezioni
Nel 2023 BYD ha registrato ricavi pari a 76,8 miliardi di euro, segnando una crescita del +47% annuo. Con oltre 2,8 milioni di veicoli venduti globalmente — di cui circa 443.000 in Europa — si posiziona come uno dei principali contendenti tra gli OEM cinesi, con una previsione di raggiungere 1,3 milioni di unità vendute nel continente entro il 2030
Strategie Commerciali e Innovazioni
BYD si è distinta per la capacità di adattamento alle dinamiche europee: ha modificato i propri modelli di distribuzione, introdotto servizi post-vendita su misura, stretto alleanze con fornitori locali e integrato funzioni digitali avanzate nei suoi veicoli. Ha anche attivato una partnership con Shell Recharge per supportare la ricarica e la mobilità elettrica
Ostacoli da Superare
Nonostante il successo, BYD affronta sfide legate alla percezione del marchio, alla frammentazione normativa europea e alla gestione del valore residuo dei veicoli, un tema critico per accedere al canale del leasing. Tuttavia, le sue performance e l’adattabilità culturale fanno intravedere un futuro promettente per l’azienda nel Vecchio Continente.
Una Strategia Dealer-Centrica
Uno degli elementi distintivi della strategia di BYD in Europa è l’approccio fortemente orientato alla collaborazione con la rete dei concessionari. A differenza di altri OEM cinesi che hanno inizialmente privilegiato modelli diretti o digitali, BYD ha optato per un modello “dealer first”, riconoscendo l’importanza del presidio territoriale e della relazione personale con il cliente europeo. In ciascun Paese, l’azienda ha stretto accordi con gruppi consolidati — come Louwman nei Paesi Bassi, Hedin in Svezia e Germania, Emil Frey in Svizzera, e Inchcape in Belgio — garantendo così una copertura capillare per vendite, assistenza e gestione dei ricambi.
Questa scelta ha permesso a BYD di costruire fiducia tra i consumatori e di adattarsi più rapidamente alle esigenze locali, anche grazie alla competenza dei dealer in materia di post-vendita, finanziamenti, permute e conoscenza della clientela. Il modello distributivo tradizionale consente inoltre di superare più agevolmente le barriere culturali e regolatorie tipiche del mercato europeo. In parallelo, BYD ha attivato partnership con operatori del leasing e flotte aziendali, rendendo i propri veicoli accessibili anche al canale corporate e ampliando così il proprio potenziale commerciale.
Presenza Capillare e Crescita Strutturata
BYD ha saputo costruire una presenza estremamente strutturata in Europa, affermandosi come uno dei brand cinesi più attivi nel continente. Il costruttore ha stretto accordi retail in almeno 17 Paesi europei, collaborando con gruppi di rilievo nazionale e internazionale come Louwman (Paesi Bassi), Hedin (Svezia e Germania), Emil Frey (Svizzera), Ayvens (leasing paneuropeo), Inchcape (Belgio e Lussemburgo), Salvador Caetano (Portogallo), e tanti altri. La gamma offerta include modelli come ATTO3, Dolphin, Tang, Han, Seal e Sealion 7, coprendo una vasta fascia di segmenti — dai B-SUV compatti fino alle berline premium.
Ogni mercato è stato affrontato con una strategia distributiva personalizzata, ma con un approccio coerente: utilizzo del modello tradizionale con rivenditori autorizzati locali, presenza fisica capillare, e servizi post-vendita garantiti tramite partner esperti. Inoltre, BYD ha confermato la volontà di radicarsi ulteriormente in Europa, spostando il quartier generale europeo da Schiedam (Paesi Bassi) allo stabilimento produttivo di Szeged, in Ungheria, destinato a diventare il nuovo fulcro operativo per vendite, marketing, logistica e produzione
Focus sull’Italia: Un Mercato Strategico in Fase di Sviluppo
In Italia, BYD ha avviato le sue operazioni commerciali nel 2023, puntando a entrare nel mercato attraverso una rete selezionata di concessionari strutturati e distribuiti sul territorio. Tra i partner italiani figurano gruppi storici e ben radicati come Autotorino, Barchetti e Intergea, realtà che garantiscono una forte presenza nelle principali aree del Paese e un servizio post-vendita qualificato.
Il brand ha introdotto sul mercato italiano un’ampia gamma di modelli 100% elettrici, tra cui ATTO3, Dolphin, Tang, Han, Sealion 7 e Seal, coprendo così diversi segmenti dal B al E e rispondendo alle esigenze di una clientela sia privata che professionale. Inoltre, l’Italia si distingue per essere uno dei mercati europei con il maggiore potenziale di crescita per BYD: secondo le previsioni del report, le vendite di BEV cinesi in Italia potrebbero registrare un CAGR del 49% fino al 2030.
Tuttavia, la sfida è duplice: da un lato la rete infrastrutturale per la ricarica è ancora in via di sviluppo rispetto ad altri Paesi del Nord Europa, dall’altro gli incentivi statali sono meno strutturati. Nonostante ciò, BYD sembra credere fortemente nella centralità del mercato italiano nel proprio piano europeo, tanto da includerlo tra i primi Paesi a ricevere tutti i nuovi modelli del brand e con un’attenzione particolare anche al canale fleet.
Conclusione
BYD rappresenta oggi il volto più strutturato e ambizioso dell’espansione cinese in Europa. Non più solo un’alternativa economica, ma un brand competitivo, innovativo e capace di plasmare il futuro della mobilità elettrica europea.
Financial Overview of Chinese OEMs in Europe (2023)
Brand | Ownership | Revenue (2023) | Global EV Sales (2023) | Revenue Growth (CAGR) | EV Sales Growth (CAGR) |
BYD | Listed | €76,847m | 2,859k (EVs) | +47% CAGR revenue | +59% CAGR EV sales |
SAIC (MG) | State-owned | €95,014m | 733k (EVs) | -3% CAGR revenue | +61% CAGR EV sales |
Geely (Volvo, Polestar, Zeekr, ecc.) | Listed | €22,864m | 560k (EVs) | +16% CAGR revenue | +74% CAGR EV sales |
XPeng | Listed | €3,914m | 140k (EVs) | +91% CAGR revenue | +70% CAGR EV sales |
Chery (Omoda, Jaecoo, ecc.) | State-owned | €22,029m | 151k (EVs) | +34% CAGR EV sales | n.a. CAGR revenue |
Xiaomi Auto | Listed | €420m | n.a. | n.a. CAGR revenue | +16% CAGR EV sales |
Dongfeng (via DR Automobiles) | State-owned | €36,696m | 106k (EVs) | +56% CAGR EV sales | n.a. CAGR revenue |