Compra un’auto piena di ADAS: al primo viaggio li disattiva tutti “perché danno fastidio” | La brutta sorpresa al mattino

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ADAS @Goncharenok-da-Pexels-MobilitàSostenibile.it

Un automobilista ha disattivato tutti gli ADAS della sua nuova auto al primo viaggio, senza rendersi conto del pericolo a cui si è esposto.

La scena è più comune di quanto si pensi: si compra un’auto nuova, ricca di tecnologia e dotata di tutti gli ultimi sistemi di assistenza alla guida. Poi, al primo tragitto in autostrada, qualcuno decide di spegnere tutto. A suo dire, “dà fastidio”: gli avvisi suonano troppo, il volante vibra, il display lampeggia. Una reazione istintiva che molti condividono, ma che rischia di trasformare un aiuto prezioso in un pericolo sottovalutato.

I moderni ADAS — frenata automatica, mantenimento di corsia, monitoraggio degli angoli ciechi, avvisi di collisione — nascono per ridurre incidenti e distrazioni, non per complicare la vita. Eppure, in molti casi, chi non è abituato alle nuove tecnologie tende a spegnerle senza comprenderne il funzionamento. Una scelta che può avere conseguenze serie, soprattutto in condizioni di traffico intenso o durante lunghi viaggi.

Perché disattivare gli ADAS è una scelta che espone a rischi enormi

Il punto non è solo una questione tecnologica, ma di sicurezza reale. Gli ADAS funzionano come un secondo paio d’occhi: intervengono quando il conducente è distratto, quando il veicolo davanti frena bruscamente o quando si sta sconfinando in un’altra corsia. Rinunciare a questi strumenti significa tornare a un livello di protezione inferiore, spesso senza rendersene conto.

Molti automobilisti non sanno che la maggior parte degli incidenti è causata da distrazioni minime: un attimo per cambiare una stazione radio, un secondo per controllare il navigatore, mezzo metro di sbandata nella corsia accanto. Gli ADAS servono esattamente a questo: intervenire quando l’errore umano è inevitabile. Spegnerli perché “fastidiosi” è come togliere l’airbag perché se ne sente il peso: una scelta emotiva, non razionale.

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Brutta sorpresa Adas- da-Pixabay-MobilitàSostenibile

La vera utilità degli ADAS e il motivo per cui vanno capiti, non eliminati

La tecnologia, se compresa, diventa un alleato. Gli ADAS non guidano al posto del conducente, ma lo aiutano a gestire situazioni critiche. Permettono di mantenere la distanza di sicurezza, correggono traiettorie sbagliate, avvisano della presenza di veicoli negli angoli ciechi e possono perfino prevenire tamponamenti in caso di distrazione. Un supporto che, nel traffico moderno, non è un optional ma un salvavita.

Chi li spegne spesso non ha mai avuto una spiegazione adeguata su come funzionano. Basterebbero pochi minuti per regolare sensibilità, frequenza degli avvisi e modalità di intervento. Eppure molti preferiscono disattivare tutto, convinti che “non serva”. Il vero rischio è proprio questo: rinunciare a una protezione che ha già dimostrato di prevenire migliaia di incidenti e affidarsi solo ai propri riflessi, dimenticando che anche il miglior automobilista può commettere un errore. In un’auto moderna, ignorare gli ADAS non è una scelta di stile: è un rischio enorme che spesso si capisce troppo tardi.