Cortocircuito Volkswagen: richiesta di aiuti per l’elettrico dopo 46.500 licenziamenti | Le parole del CEO
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Volkswagen chiede aiuti all’UE per la transizione elettrica mentre annuncia 46.500 licenziamenti. Nascono polemiche e perplessità sulla reale necessità di sussidi pubblici.
Oliver Blume, CEO del Gruppo Volkswagen, ha lanciato un accorato appello all’Unione Europea. Senza “misure convincenti” per sostenere la transizione elettrica, il settore rischia il naufragio. Tuttavia, mentre supplica Bruxelles per incentivi e infrastrutture, il suo gruppo sta preparando un piano che prevede 46.500 esuberi.
In un’intervista all’agenzia tedesca DPA, Blume non ha usato mezzi termini: “Dobbiamo migliorare le infrastrutture di ricarica, soprattutto nelle aree urbane e rurali. Abbiamo bisogno di tariffe più basse e di programmi di sovvenzione convincenti”. In altre parole, i governi europei devono aprire i portafogli per sostenere la transizione elettrica del settore.
È interessante notare che Volkswagen ha comunque chiuso la prima metà del 2025 con 4 miliardi di euro di utile netto, un calo del 36,5% rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, Blume insiste sulla necessità di incentivi “convincenti” per convincere i cittadini a comprare veicoli elettrici.
La strategia del doppio binario di Volkswagen è evidente: mentre si vanta di aver elettrificato “un veicolo su cinque” dei suoi marchi, sta preparando un piano di licenziamenti che colpirà quasi 47.000 lavoratori. La retorica ufficiale parla di “periodi turbolenti” e “misure di adeguamento”, ma la realtà è che molte famiglie perderanno il lavoro mentre i manager chiedono aiuti di Stato.
Polverone Volkswagen: pioggia di licenziamenti
L’Europa è a un bivio: deve decidere se premiare chi licenzia o pretendere qualche segnale sul fronte dell’occupazione. La richiesta di Blume di “azione coordinata” tra politica, industria e società suona come un ultimatum: dateci soldi e infrastrutture o la transizione elettrica fallisce.
Il problema è che l‘Europa si trova davanti a un paradosso: dovrebbe finanziare con denaro pubblico aziende che stanno massacrando l’occupazione per “preservare la redditività”.
Gli esperti contro Volkswagen: la richiesta di aiuti nel mirino
In questo contesto, tanti analisti si chiedono se i 4 miliardi di utili di Volkswagen non potrebbero essere reinvestiti nelle famose colonnine e nella riconversione industriale, invece di finire in dividendi e compensi milionari.
La transizione elettrica è necessaria, ma forse è il momento di rivedere le priorità e di pretendere che le aziende facciano la loro parte per sostenere l’occupazione e lo sviluppo sostenibile.
