Dal 2030 obbligo auto elettrica, l’UE cambia tutto: divieto di vendita per i motori termici | L’industria si ribella

Bandiera Europa

Bandiera Europa (Instagram) - mobilitasostenibile.it

Cambio di rotta per la Commissione UE ed ennesima rivoluzione nel settore della mobilità elettrica. Divieto di vendita per i motori termici dal 2030: ecco i dettagli.

Bruxelles cambia nuovamente le carte in tavola sul tema della mobilità sostenibile. La Commissione UE sta preparando un provvedimento che vieterebbe ad aziende ed autonoleggi di immatricolare auto con motori termici a partire dal 2030. Non mancano voci di dissenso sulla possibile novità europea da parte dell’industria automobilistica e non solo.

La Commissione europea è intenzionata a presentare un regolamento che potrebbe accelerare drasticamente la transizione green nel settore dell’auto. La norma, secondo quanto anticipato dal quotidiano tedesco Bild, prevede il divieto a partire dal 2030 di acquistare veicoli a combustione interna. La categoria coinvolta è quella delle flotte aziendali e degli autonoleggi.

Una proposta che, qualora venisse confermata, per queste categorie anticiperebbe di cinque anni l’eliminazione graduale dei motori termici. L’autonoleggio e le vetture industriali rappresentano una fetta importante del mercato europeo. Secondo gli ultimi dati ben il 60% delle nuove immatricolazioni coinvolge questo tipo di vetture.

Aziende leader del settore, come Europcar Sixt, potrebbero dunque essere costrette ad anticipare la transizione verso l’elettrico di cinque anni rispetto alle altre categorie. In prima linea nel sostegno a questa iniziativa ci sono le organizzazioni ambientaliste, mentre le compagnie di autonoleggio sono in allerta per un impatto negativo sugli affari futuri.

Stop motori termici entro il 2030: diktat UE

Tante realtà di autonoleggio stavano già rivedendo al ribasso l’acquisto di vetture elettriche nell’ultimo periodo. Costi elevati ed un ridotto interesse dei clienti le cause principali del cambio di rotta, unite alla carenza di infrastrutture negli angoli meno sviluppati del continente.

Anche la politica sta alzando la voce contro questo nuovo provvedimento. Il ministero dei Trasporti tedesco, primo mercato auto in Europa, ha definito la proposta inaccettabile.

Auto elettrica in carica
Vettura elettrica (Instagram) – mobilitasostenibile.it

Obbligo auto elettriche: l’industria si oppone

Ancora dalla Germania si alza il grido di protesta dell’Associazione dell’industria automobilistica tedesca. La presidente Muller ha dichiarato: “Fissare obiettivi è una cosa, consentirne il raggiungimento è un’altra.”

Il regolamento, ancora in fase di stesura definitiva, dovrà comunque passare per il vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio UE. Proprio quest’ultimo passaggio, che da voce ai governi nazionali, potrebbe rivelarsi decisivo per frenare o posticipare il provvedimento.