Divieto di sosta, da stanotte pagherà la multa chi lo ha affisso: tu parcheggi il proprietario deve pagare | 1600€ in un colpo solo

Cartello per divieto di sosta, passo carrabile

Divieto di sosta - mobilitasostenibile.it

Ora il divieto di sosta diventa più pericoloso per chi lo espone che per chi vi parcheggia di fronte: si rischia sanzioni fino a 1600€. 

Trovare parcheggio in città, oggi, è un po’ come presentarsi all’INPS senza appuntamento: sai quando arrivi, ma non quando (o se) riuscirai a ottenere un posto. Ed è in questo scenario complesso che quei rari spazi vuoti tra una miriade di auto appaiono come miraggi. Ma basta poco per tornare alla realtà. Quel poco è un cartello cerchiato di rosso con la scritta ‘divieto di sosta’.

Ecco, per legge, parcheggiare in aree vietate comporta sanzioni che possono arrivare fino a 345€, e si rischia anche di non ritrovare più l’auto, rimossa con il carro attrezzi.

Il punto è che chi espone quel cartello non lo fa per sport, ma perché ha bisogno di tenere l’accesso libero anche a tutte le ore – ad esempio per entrare nel proprio garage. Un diritto, questo, spesso calpestato da automobilisti impazienti, e che adesso rischia di essere messo in discussione anche dalla legge.

La legge sul divieto di sosta

Non tutti i cartelli di divieto di sosta sono uguali. Spesso capita di vederne uno accanto a un passo carrabile, magari davanti a un’attività commerciale o a un garage privato. Ma attenzione: in certi casi il divieto non è valido sempre. Se sul cartello compaiono orari precisi – ad esempio quelli di apertura del negozio – allora il divieto si applica solo in quelle fasce orarie. Diversamente, se il cartello non indica limiti temporali, quel divieto vale 24 ore su 24, sette giorni su sette, senza eccezioni.

Ma attenzione: solo i cartelli regolarmente autorizzati dal Comune danno diritto a chiamare il carro attrezzi o la municipale. Se manca il numero di autorizzazione, o se il segnale è stato messo lì di propria iniziativa, non vale nulla. E il rischio è che a pagare non sia chi parcheggia in divieto, ma chi lo ha affisso. Un ribaltamento totale della logica – con multe che partono da 419€ e arrivano a 1.682€. 

Divieto di sosta, passo carrabile
Divieto di sosta, quando non è conforme – mobilitasostenibile.it

Cartello fai-da-te? Ora è considerato un abuso: e lo paghi caro

Molti pensano che basti stampare un cartello con la scritta ‘divieto di sosta’, attaccarlo al cancello e sentirsi a posto. In realtà è un errore grave. Per essere valido, un divieto di sosta deve essere richiesto, approvato e rilasciato dal Comune. Deve riportare l’autorizzazione, il numero di protocollo e rispettare precise caratteristiche. Se manca anche solo uno di questi elementi, non vale niente.

E non finisce lì: chi espone un cartello non autorizzato può essere sanzionato con multe da capogiro, fino a 1.682€. Come accorgersi che non è a norma? Basta guardare con attenzione: se sul cartello manca il numero di autorizzazione comunale, se è addirittura stampato in casa, se è storto, scolorito o inchiodato su una tavoletta di legno fai-da-te, allora è molto probabile che sia abusivo.