“Favorisca patente e deodorante”: ora lo chiedono a tutti | Devi averlo sempre con te

Posto di blocco

L'igiene a bordo - mobilitasostenibile.it

L’igiene personale diventa importante anche per la guida di un veicolo: quando il deodorante può salvare da una sanzione.

Immaginiamoci nel traffico, magari dopo una giornata stressante tra lavoro e impegni, e all’improvviso ci ferma un posto di blocco. In quel momento la nostra attività cerebrale è al limite, ma dobbiamo fare ciò che ci viene chiesto per tornare a casa il prima possibile. Ed è proprio lì che l’agente, con aria severa, ci chiede di mostrargli patente e deodorante. È ufficiale: abbiamo le allucinazioni.

In effetti, di richieste strane durante un controllo stradale ne abbiamo sentite tante, ma che riguardassero la nostra igiene personale — quella ancora ci mancava. Eppure, basta poco per capire che non è poi un’idea così assurda. Perché guidare in condizioni di scarsa igiene può davvero costare caro. A dirlo, stavolta, è la legge.

Quando il cattivo odore in auto può costarci una sanzione

Diciamolo: non fa piacere a nessuno salire in macchina e ritrovarsi intrappolati in un abitacolo dove aleggia un odore di sudore stantio. Peggio ancora se è inverno, perché con i finestrini chiusi e il riscaldamento acceso la situazione diventa una sauna aromatica da cui non si può fuggire.

Ora, se siamo soli, la cosa resta un problema personale — ma se trasportiamo altre persone, la faccenda cambia completamente.

Pensiamo a tassisti, autisti, conducenti di NCC o mezzi pubblici: per loro, l’odore non è solo una questione di decoro, ma di professionalità. Ed è proprio su questo concetto che questa regola è diventata legge, con multe tutt’altro che simboliche per chi prende alla leggera il concetto di freschezza.

Uomo al volante dell'auto
Igiene in auto – mobilitasostenibile.it

Quando l’igiene manca (e la multa arriva)

In giro per il mondo, il cattivo odore non è più solo un fastidio – è una violazione. In Sudafrica, per esempio, i tassisti che si presentano al lavoro senza lavarsi o con vestiti sporchi rischiano fino a 70€ di multa (circa 1.400 rand), e in certi casi anche la sospensione dal servizio.

A Dubai, dove l’immagine conta quanto il comfort, guidare un’auto sporca o con scarsa igiene personale può costare fino a 750€ (quasi 3.000 dirham). A Sharjah, poco più in là, i controlli sono talmente severi che una macchia sulla camicia può valere quasi 800€ di sanzione (circa 3.200 dirham).

Nel Regno Unito, poi, alcuni consigli comunali hanno introdotto un sistema a punti per i tassisti: tre punti se l’auto è sporca, cinque se il guidatore lo è di più. Alla decima segnalazione, addio licenza.

E la Corea del Sud non è da meno: anche se il deodorante non è ancora diventato obbligatorio, i tassisti che non rispettano il dress code o l’igiene prevista rischiano fino a 70€ di multa (circa 100.000 won) e una bella sospensione dal turno.

E in Italia? Per il momento solo tanto buon senso, al massimo si fa una brutta figura. Ma se in questi Paesi il cliente trattiene il fiato, forse è il caso di correre ai ripari.