Giù la maschera Stellantis: nuovi piani per auto elettriche e motori termici | Il CEO non si nasconde

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Stellantis sta rivalutando la sua strategia sulla transizione ecologica, considerando un approccio più equilibrato per non compromettere l’industria. Ecco le dichiarazioni del CEO.
La situazione della transizione ecologica e della conversione all’elettrico è più che mai incerta. Mentre i governi locali oltreoceano hanno cominciato a fare marcia indietro, l’Europa vive in un tempo sospeso, con l’obiettivo dell’uscita di scena dei motori endotermici fissata al 2035 che ora sembra meno realistico a causa di alcuni impedimenti innegabili.
I numeri delle vendite dei veicoli a zero emissioni sono ancora lontani da quelli sperati e preventivati, e permangono ostacoli come la carenza di infrastrutture per la ricarica. Stellantis ha cercato di dare forma a un suo programma per il medio-lungo periodo, mettendo in dubbio la fattibilità del piano di riduzione delle emissioni fissato al 55% entro il 2030 e allo stop alla produzione dei mezzi a combustibile cinque anni dopo.
L’amministratore delegato, Antonio Filosa, sostiene che l’unica soluzione sarebbe quella di una via di mezzo utile ad abbassare l’inquinamento. Senza però compromettere la salute di un’industria che tutt’oggi è a tradizione termica. Per salvare posti di lavoro senza però rinunciare al fine ambientalista, Filosa vorrebbe maggiori investimenti sulle tecnologie ibride e l’adozione di strumenti per implementare l’efficienza energetica.
Le ragioni di tali dichiarazioni sono da ritrovarsi nelle difficoltà incontrate dal Gruppo Stellantis, che ha subito pesanti perdite nel 2024, e nella consapevolezza di alcune carenze rilevanti. Come la mancanza di colonnine per la ricarica, la dipendenza dalla Cina per le batterie e la spesa ancora elevata per acquistare un’auto elettrica.
Stellantis rivede la strategia sulle auto elettriche
In questo contesto, Stellantis cerca di trovare una soluzione che bilanci le esigenze ambientali con quelle economiche e industriali. La strada da percorrere è ancora lunga e incerta, ma è chiaro che la transizione ecologica richiederà tempi più lunghi e investimenti maggiori di quanto inizialmente previsto.
La situazione è in continua evoluzione, e sarà interessante vedere come le case automobilistiche e i governi affronteranno queste sfide nei prossimi anni.

Le sfide del futuro in casa Stellantis
La transizione ecologica è un processo complesso che richiede una pianificazione attenta e una collaborazione tra i diversi attori coinvolti. Stellantis, con la sua conoscenza del mercato, potrebbe giocare un ruolo importante in questo processo.
La chiave sarà trovare un equilibrio tra le esigenze ambientali, economiche e industriali, e lavorare insieme per creare un futuro più sostenibile per l’industria automobilistica.