Il carburante del futuro arriva… dal tuo corpo | La scoperta australiana sconvolge il settore, l’elettrico sarà un ricordo

Il carburante del futuro - fonte Freepik - mobilitasostenibile.it

Il carburante del futuro - fonte Freepik - mobilitasostenibile.it

Immagina di poter produrre il carburante te stesso. Direttamente dal tuo corpo. Sarà presto realtà: ecco la novità incredibile.

Negli ultimi anni si è dibattuto molto a proposito di quello che sarà il carburante del futuro. La risposta a questa domanda è stata spesso l’elettrico, che però almeno per il momento fatica davvero a conquistare la popolazione, frenato da troppi ostacoli burocratici e economici.

Si è poi parlato di idrogeno, ma anche questo deve fare i conti con un mercato che ancora non riesce ad integrarlo. La necessità di ridurre l’inquinamento è evidente, soprattutto in Europa, dove scatteranno presto alcune pesanti limitazioni con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria.

A proporre una soluzione tanto incredibile quanto efficace in fatto di mobilità sostenibile è stata, nell’ultimo periodo, l’Australia. Che ha deciso di svelare una soluzione sorprendente per la produzione di idrogeno verde.

Ovvero, utilizzare l’urina come materia prima. Si tratta di un’idea sviluppata dai ricercatori dell’Australian Research Council e dall’Università di Adelaide e che mira a rivoluzionare i metodi di produzione dell’idrogeno, rendendoli più sostenibili e più economici.

Idrogeno prodotto con l’urina, ecco la novità

Tradizionalmente, l’idrogeno si ottiene attraverso l’elettrolisi dell’acqua, un processo energivoro e costoso. Tuttavia, l’uso dell’urea contenuta nell’urina potrebbe permettere di ridurre il consumo energetico fino al 27%, rendendo la produzione di idrogeno verde potenzialmente più economica rispetto a quella dell’idrogeno grigio, che è invece ottenuto da fonti fossili e che dunque ha un peso sull’ambiente da non sottovalutare.

I ricercatori hanno sviluppato due sistemi innovativi destinati a cambiare il mercato in modo profondo. Il primo si basa su un approccio senza membrana e utilizza un catalizzatore di rame. Questo però necessita di urea pura. Il secondo sistema, invece, utilizza direttamente l’urina umana, una fonte naturale ed abbondante di urea. Questo approccio non solo taglia i costi, ma valorizza anche un rifiuto organico che di solito è considerato come inutilizzabile.

Il carburante che funziona a urina - fonte Freepik - mobilitasostenibile.it
Il carburante che funziona a urina – fonte Freepik – mobilitasostenibile.it

Alcuni problemi

L’utilizzo dell’urina come fonte di energia presenta delle sfide. Tra queste vi è la produzione di sottoprodotti tossici e la corrosione causata dagli ioni cloruro presenti nelle acque reflue. Per questo motivo il team ha deciso di sviluppare un nuovo metodo che è basato su catalizzatori al platino su supporti di carbonio, capaci di evitare la formazione di cloro corrosivo e di facilitare il processo di ossidazione.

Se si dovesse riuscire a perfezionare questo sistema, i vantaggi sarebbero evidenti. E il futuro dell’automobile arriverebbe direttamente dal nostro corpo.