Il Governo cinese cambia tutto: stop ai finanziamenti per le auto elettriche e ibride | Addio sussidi statali
 
        Auto elettriche (Instagram) - mobilitasostenibile.it
Il Governo di Pechino torna indietro dopo oltre un decennio di sussidi statali per il settore auto. Stop ai finanziamenti per la produzione di veicoli elettrici o ibridi.
La Cina mette un freno ai sussidi statali per il settore automobilistico. Pechino non finanzierà più la produzione di automobili ibride plug-in o elettriche nei prossimi anni. Escluso totalmente il settore aziendale nel prossimo piano di sviluppo quinquennale da parte del Governo asiatico.
Dopo oltre un decennio le vetture green di nuova generazione non riceveranno più i sussidi statali. Questi aiuti, uniti alla crescita aziendale e tecnologica del Paese del Dragone, hanno visto la Cina come nuova locomotiva trainante nel settore delle auto a zero emissioni. Ora Pechino ha deciso di tagliarli definitivamente.
Il nuovo piano quinquennale, che va dal 2026 al 2030, approvato di recente dal Partito Comunista di Xi Jinping, non include più il settore auto tra quelli strategici. Dopo circa 15 anni di sostegno statale, secondo il Governo cinese il comparto automobilistico è ormai maturo e può reggersi sulle proprie gambe.
L’esecutivo centrale della nazione asiatica ha riversato una valanga di denaro nel settore negli ultimi anni. Parliamo di una cifra di circa 220 miliardi di dollari investita nella mobilità a batteria dalla Repubblica Popolare cinese. Soldi pompati nel comparto, tra incentivi all’acquisto per i clienti e contributi diretti ai costruttori nazionali.
Retromarcia in Cina: stop ai contributi per le auto a batteria
Uno sforzo economico colossale immesso sul mercato negli ultimi tre lustri, che ha aiutato a trasformare la Cina nel più grande mercato mondiale di veicoli elettrici o ibridi plug-in.
Oltre il 50 per cento delle vendite complessive nel paese è rappresentato da veicoli a zero emissioni già nel 2024, un traguardo tagliato con dieci anni di anticipo rispetto alle previsioni.

Non solo dazi, stop ai sussidi per le aziende auto cinesi
La crescita incredibilmente rapida del comparto ha spinto gli attori occidentali a prendere delle precauzioni. Bruxelles di recente ha varato nuovi dazi sulle vetture cinesi di ultima generazione. Le auto importate dalla Cina vengono accusate di godere di un vantaggio competitivo artificiale.
Sono quasi 130 i marchi auto cinesi, che ora devono vedersela con nuove sfide nel mercato del futuro. Finiscono gli aiuti pubblici, parte la sfida naturale nei prossimi mesi.
