Il Veneto sostenibile di Cecilia Alfier, candidata alle regionali del Veneto 2020

Un programma politico, fatto di iniziative concrete che passano dal concetto di sostenibilità, rappresenta un’entusiasmante opportunità per avere un impatto reale e green sul Veneto. Una regione dove il concetto di crescita economica e benessere deve necessariamente passare da quello della salvaguardia dell’ambiente, mobilità sostenibile e, in generale, uso razionale delle risorse.  Questo tema è stato affrontato in un dialogo, riportato di seguito, con Cecilia Alfier, Candidata alle regionali del Veneto 2020.

Cecilia Alfier, candidata alle regionali del Veneto 2020 e Consigliere Comunale di Albignasego. In consiglio comunale gruppo PD dal 2016. Ha studiato lettere, storia e storytelling alla scuola Holden di Baricco e ha frequentato il corso di politiche di Enrico Letta.

D: Appare difficile, se non impossibile, che la regione Veneto abbandoni le proprie aspirazioni economiche e di crescita industriale solo per poter godere di aria e acqua pulite. Quale progetto credi sia possibile porre in essere per conciliare entrambi gli aspetti?

R:Dovremmo superare la dicotomia ambiente/economia, non funziona che si scelga una per escludere l’altra. Dovremmo ripartire da Porto Marghera (un tempo lì c’era il più grande centro di produzione di idrogeno del Veneto) e trasformare il modo di produrre l’energia. E investire in energie rinnovabili. Soldi e ambiente possono incontrarsi, per esempio la più grande società privata di investimenti al mondo, la Black Rock, ha deciso il suo disimpegno da quelle società che generano più del 25% della loro ricchezza dal carbone. Presto chi non sceglierà l’ambiente, si ritroverà con l’economia a pezzi. Per tutte le pratiche da adottare rimando alla lettura del libro “Per un pugno di gradi” di Stefano Fracasso, consigliere regionale veneto e insegnante di liceo.

D: Il programma che condividi parla di Veneto 100% sostenibile. Quali le iniziative concrete su cui si punta, a breve termine,  per la tutela dell’ambiente? 

R: Trovi tutto il riassunto di Veneto 100% sostenibile sulla pagina ufficiale Facebook “Cecilia Alfier”. Qui riporto la seconda parte:

– Nuovo regolamento edilizio regionale per edifici a zero emissioni, revisione della legge 49/2019;

– Istituzione del fondo regionale per la transizione energetica: priorità riqualificazione energetica edifici;

– Stabilizzazione delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica;

– Legge regionale per la promozione delle comunità energetiche;

– Programma fotovoltaico fuori tetto: zonizzazione di parcheggi, discariche, aree dismesse, aree di risulta per il polmone fotovoltaico del Veneto;

– Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2021/2028: priorità transizione energetica;

– Istituzione Polo Solare Veneto: centro per la ricerca, l’innovazione, la formazione e il monitoraggio della transizione energetica.

D: La diffusione del virus e i cambiamenti climatici degli ultimi tempi hanno risvegliato l’attenzione su un problema di cui si dibatte da tempo: il rispetto del pianeta. Lo stop portato dal lockdown ha, seppure lievemente, ripulito l’atmosfera e diminuito l’inquinamento nel suo insieme. Quanta attenzione rivolgerai a questo argomento sensibile e di grande, pericolosa attualità?  

R: Purtroppo l’effetto benefico, chiaramente benefico solo in senso ambientale, del Coronavirus si è presto esaurito. L’overshoot day è comunque arrivato, ovvero il giorno in cui abbiamo consumato tutte le risorse disponibili e rinnovabili della Terra per l’anno in corso. Fino al 31 dicembre consumeremo risorse dell’anno prossimo. Oltre a quanto già scritto in Veneto 100% sostenibile, sono anche altre le iniziative da porre in essere. L’esperienza dello smart-working, pur con tutte le sue criticità, ci ha mostrato che un altro modo di lavorare è possibile. Lo smart working va incoraggiato, ove non comporti gravi disagi per lavoratore e datore di lavoro. In alternativa va incoraggiata la mobilità sostenibile fra casa e lavoro. A tal fine va completata la ciclabilità, non tutte le ciclovie sono praticabili. E naturalmente prevedere un servizio di spostamento che unisca treno e bici, come in Friuli Venezia Giulia, facendo nostre le richieste della FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta. Dobbiamo rendere le nostre città più verdi, più belle, più umane. Se qualcosa abbiamo imparato dal periodo Covid non dobbiamo disperderla…

D: La fornitura di elettricità, di idrogeno, in punti di rifornimento accessibili, la fornitura di gas naturale e tanto altro ancora,  sono obiettivi,  iniziative proposte da alcuni politici italiani per la decarbonizzazione,  la lotta ai cambiamenti climatici, e un futuro che consenta il trasporto green. Quanto ti coinvolge il problema e quali programmi ha il Partito Democratico riguardanti l’argomento?

R: Su futuro e sostenibilità le idee e i programmi di Partito democratico e Veneto che Vogliamo (la lista di Lorenzoni Presidente) sostanzialmente convergono. E’ necessario ostacolare la nascita di nuove centrali a energia ricavata da fonti fossili, sospendendo se necessario l’iter di autorizzazione. Ma, se possibile, tornerei alla prima domanda, poiché per realizzare ciascun punto di programma sull’ambiente è necessario spezzare il concetto di economia “tradizionale” (produrre-consumare-smaltire) a favore di un concetto “circolare” di economia, dove la stessa risorsa possa essere riutilizzata più volte. Veneto 100% sostenibile ci invita all’uso maggiore del fotovoltaico e dell’energia geotermica grazie a sistemi di teleriscaldamento. Più debole appare il futuro di biogas (la cui produzione coprirebbe il 7% del fabbisogno elettrico di tutta la regione) e il settore eolico, che non ha conosciuto significativi incrementi negli ultimi anni.

D: La sostenibilità è componente importante del tuo pensiero politico. Ci puoi dire quali saranno le linee guida che indirizzeranno la tua azione per formare cittadini  consapevoli  in grado di agire per il bene della comunità?

R: Sull’ambiente cerco di informarmi tramite le ultime ricerche e pubblicazioni, nonché di ascoltare il parere degli organi preposti su determinati temi, anche molto scottanti. Ad esempio sto cercando di capire se la realizzazione della TAV può a lungo andare essere un beneficio ambientale o meno. Il Partito certo non può dire ai cittadini cosa devono e non devono fare, ma può mostrare loro buone pratiche. Il Partito, non solo quello Democratico, deve invece occuparsi di formare la propria classe dirigente, in modo che questa sia d’esempio alla gente. Sento che anche all’interno del PD si sta un po’ perdendo il valore della competenza e dell’esperienza. Per questo secondo me è importante avere qualche anno di amministrazione comunale alle spalle, prima di passare al Consiglio Regionale. Non puoi fare il deputato se non sai amministrare un condominio.

D: L’educazione ambientale, ovvero introdurre concetti di sostenibilità, green economy, rispetto dell’ambiente, già dalle scuole per l’infanzia, appare di fondamentale importanza per formare cittadini consapevoli.  A che livello siamo nelle scuole italiane sull’argomento? 

R: Per la mia esperienza e per quello che ho potuto sentire, l’educazione ambientale è molto sentita nelle scuole e i ragazzi spesso sono più sensibili degli adulti. Da bambina alle elementari ho fatto un percorso di conoscenza degli alberi che consiglio a tutti, non solo ai piccoli. Poi, una volta all’anno, pulivamo il parco. Il problema sta proprio negli edifici-scuola, spesso vecchi e inquinanti. La scuola deve interagire con le istituzioni politiche e con il territorio, condividendo le proprie criticità ambientali.

D: Abbiamo capito quanto sia importante lo stile di vita di tutti e quanto incida sull’ambiente.  Cosa fai, personalmente, per vivere in modo sostenibile e quali consigli puoi darci?

R: Ultimamente mi sono trasferita e vivo da sola in un appartamento nuovo, quindi ad alta efficienza energetica. Il mio ruolo improvvisamente è diventato attivo. Mi sono accorta di fare ancora qualche errore nella raccolta differenziata e ora presto sempre più attenzione. Uso l’auto il meno possibile, infatti mi perdo sempre il permesso per parcheggiare!

[Disclaimer:  non si tratta di un post sponsorizzato ma nasce da una conversazione avvenuta con Cecilia Alfier ed è frutto di una condivisioni di idee in merito alla sostenibilità ambientale]

S.L.