Incentivi auto 2025, manca ancora l’ok dall’Europa: ci sono ancora troppi ostacoli e scattano le polemiche

Incentivi auto 2025 - fonte Freepik - mobilitasostenibile.it

Incentivi auto 2025 - fonte Freepik - mobilitasostenibile.it

La questione degli incentivi auto 2025 continua a far discutere. Le polemiche non mancano: ecco svelato il perché.

Solo qualche settimana fa, il governo di Giorgia Meloni aveva annunciato l’arrivo degli incentivi auto per il 2025. Si tratta di un provvedimento che gli italiani aspettavano con grande trepidazione, soprattutto coloro che hanno intenzione di passare all’elettrico nel corso dei prossimi mesi.

Torna centrale dunque il tema della transizione elettrica, questione che oggi non può più essere ignorata. Il nostro paese è indietro da questo punto di vista: basta pensare che la percentuale di auto elettriche circolano è poco superiore al 5%, secondo gli ultimi dati.

Dopo mesi in cui si dava per certo lo stop agli incentivi, il governo alla fine ha sorpreso tutti annunciando un piano che punta a rilanciare il settore destinando parte delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a nuove agevolazioni.

Il provvedimento però non è ancora ufficiale. Sarà infatti necessario il via libera della Commissione Europea, previsto soltanto per la fine di giugno. Nel frattempo, si sono accese le discussioni sul tema.

Incentivi auto, si attende il via libera dall’Europa

Il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha iniziato a lavorare sul piano attuativo. L’attenzione si concentra in particolare sulle aree urbane con alti livelli di inquinamento atmosferico e sulle fasce di popolazione che hanno redditi più bassi.

Le nuove misure prevedono incentivi fino a 11.000 euro per chi ha un ISEE sotto i 30.000 euro e fino a 9.000 euro per chi, invece, si trova nella fascia tra i 30.000 e i 40.000 euro. L’accesso al bonus sarà vincolato alla rottamazione di un veicolo a motore endotermico. Non solo auto private: anche le microimprese, infatti, potranno beneficiare degli incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici.

Gilberto Pichetto Fratin - fonte Facebook - mobilitasostenibile.it
Gilberto Pichetto Fratin – fonte Facebook – mobilitasostenibile.it

Un obiettivo ambizioso ma necessario

L’obiettivo del governo di Giorgia Meloni è quello di sostituire oltre 39.000 veicoli inquinanti, contribuendo in questo modo alla transizione ecologica. Tuttavia, la misura si finanzia con una deviazione di circa 597 milioni di euro che inizialmente erano destinati all’espansione della rete di ricarica elettrica. Si tratta di uno spostamento che però ha suscitato parecchio perplessità.

L’UNRAE ha infatti espresso dubbi sull’efficacia dell’iniziativa, sottolineando i limiti temporali stringenti. Infatti, i fondi dovranno essere utilizzati entro il 30 giugno 2026. Con l’approvazione europea ancora in sospesa, resta dunque meno di un anno per attuare concretamente la misura.