L’azienda paga la ricarica elettrica ai dipendenti | Una soluzione per il futuro della mobilità green nel nostro paese

Un'auto elettrica durante la ricarica - fonte Pixabay - mobilitasostenibile.it
Un esperto di mobilità elettrica ha sollevato una questione importante, ovvero quella della ricarica favorita dalle aziende.
La transizione verso una mobilità più sostenibile oggi non può più prescindere dal coinvolgimento attivo delle aziende, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti quotidiani da casa al lavoro dei dipendenti. Si tratta di una questione da non sottovalutare per il futuro della transizione elettrica.
Il nostro paese è tra quelli messi peggio dal punto di vista della mobilità sostenibile. Solo il 5% delle auto che circolano è a zero emissioni. Si tratta di un dato notevolmente più basso rispetto a molti altri paesi europei.
Sono ancora troppi gli ostacoli che impediscono la diffusione della mobilità sostenibile. Oltre alla questione dei costi c’è anche anche quella delle colonnine di ricarica, così come della ricarica stessa. Che deve essere favorita dalle aziende.
A sostenere tutto ciò è Fabio Santinelli, che in un mail inviata al sito Vaielettrico (che si occupa appunto di mobilità sostenibile) ha suggerito che le imprese dovrebbe installare colonnine di ricarica nei parcheggi aziendali, offrendo il servizio gratuitamente o a tariffe agevolate.
Le aziende devono favorire la ricarica elettrica
Secondo l’esperto, questa misura risulterebbe vantaggioso sotto diversi aspetti. Da quello economico per i lavoratori a quello ambientale per la collettività, strategico per le aziende che vogliono favorire comportamenti virtuosi tra i propri collaboratori. In effetti, molte imprese di medie e grandi dimensioni hanno già adottato soluzioni simili, mettendo a disposizione colonnine per i propri dipendenti, specialmente quando non occupate dai veicoli di servizio.
È fondamentale però tenere conto anche dell’aspetto fiscale. Per essere esente, la ricarica deve essere offerta a tutta la platea dei dipendenti e non deve rappresentare un’erogazione monetaria sostitutiva, rientrando in un piano aziendale in favore della transizione elettrica.

Una questione fondamentale
Proprio quest’ultimo spunto ha spinto molte imprese a includere la mobilità elettrica all’interno delle proprie iniziative legate alla sostenibilità e all’educazione ambientale. In questi casi le colonnine diventano parte integrante di un progetto di welfare aziendale, contribuendo a promuovere comportamenti responsabili e riducendo l’impatto ambientale degli spostamenti lavorativi.
Per il momento sono già molte le aziende che applicano la proposta del lettore di Vaielettrico. Con una corretta applicazione del quadro normativo, è possibile farlo senza gravare né sul bilancio dell’impresa né sulla busta paga dei lavoratori. Si tratta di una direzione da seguire per il futuro della mobilità elettrica.