LEGGE GIA’ APPROVATA: hai 30 giorni per sistemare il tuo libretto di circolazione | Devi scriverlo nero su bianco o vieni multato

Libretto di circolazione

Libretto di circolazione - mobilitasostenibile.it

Scatta il conto alla rovescia dei 30 giorni per mettersi in regola: chi dovrà modificare il libretto di circolazione e cosa si rischia se non lo farà.

Possiamo definirlo come una vera carta d’identità del veicolo, e in effetti lo è. Il libretto di circolazione ha da sempre lo scopo di raccontare un’auto, la sua storia e i suoi dati anagrafici. Su di esso si può verificare se è stata effettuata la revisione, se risultano le giuste omologazioni e, soprattutto, riconoscere l’auto stessa. Basti pensare a chi subisce un furto e perde anche il libretto: lì rimane comunque scritto il nome del vero proprietario.

Ma col tempo le regole cambiano, mutano e, talvolta, diventano perfino diverse da come le conoscevamo. Anche il libretto di circolazione ha le sue, e già da questo mese moltissimi conducenti saranno obbligati ad adeguarsi, modificando un dato che ormai risulta fuori norma.

Delega o modifica del libretto: cosa cambia davvero

La regola è semplice ma non tutti la conoscono, e per questo si potrebbero trovare in situazioni spiacevoli. Si parla della guida di un veicolo non intestato a proprio nome. La legge non vieta di mettersi alla guida dell’auto della vicina di casa (per fare un esempio), ma questo prestito va tutelato.

Per esempio, qualora si venga fermati da un posto di blocco, è consigliato tenere con sé una delega scritta – anche a mano – dove il proprietario autorizza l’utilizzo. Ancor meglio se seguito dalla fotocopia della carta d’identità. Questo rimane un consiglio, poiché la legge non ha alcuna normativa al riguardo. Tuttavia, qualora le forze dell’ordine nutrissero sospetto, potrebbero far partire una segnalazione e controllare che l’auto non sia rubata. Una perdita di tempo, insomma. Ma i veri problemi possono insorgere 30 giorni dopo il primo controllo su strada.

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Libretto di circolazione, cosa succede se non si modifica dopo 30 giorni

Se un’auto viene affidata a un’altra persona che non sia un familiare convivente e l’utilizzo supera i 30 giorni dal primo controllo, quel nominativo deve comparire obbligatoriamente anche sul libretto. In pratica, chi ad agosto viene fermato alla guida del mezzo in queste condizioni ha tempo fino a settembre per regolarizzare la posizione. Questo può essere fatto richiedendo l’annotazione all’anagrafe della Motorizzazione.

Qualora si ignorasse quest’obbligo, la sanzione prevista dal Codice della Strada quest’anno parte da un minimo di 363€ ad un massimo di 1.813€, con l’aggiunta dell’obbligo di aggiornamento immediato del documento.

Non solo: in caso di recidiva o di controlli ravvicinati, la posizione può diventare ancora più scomoda, perché le forze dell’ordine potrebbero contestare l’uso improprio del veicolo. Insomma, meglio fare un salto alla Motorizzazione che rischiare di perdere il veicolo a causa della propria gentilezza.