L’idrogeno non funziona: chiude i battenti l’innovativo progetto di taxi 100% ecologici che ha rivoluzionato il settore

Auto a idrogeno - fonte depositphotos.com - mobilitasostenibile.it
Sembrava essere la svolta per il settore ma non è stato così, anzi. Alla fine l’idrogeno ha fallito: ecco svelato il perché.
Si è parlato molto di auto a idrogeno negli ultimi anni. Quello che sembrava essere un progetto rivoluzionario per il futuro del mercato automobilistico si è dovuto però scontrare con un’amara verità, ovvero che non sempre funziona.
Doveva essere l’alternativa alle auto elettriche, ma l’idrogeno ha dovuto sempre fare i conti con alcuni pesanti ostacoli che ne hanno inevitabilmente condizionato la diffusione. Nelle scorse ore però è arrivato un colpo di grazia senza alcun precedente.
C’è infatti un progetto che, seppure fosse partito con ottimi propositi, alla fine è letteralmente naufragato. Siamo in Francia, paese che ha deciso di voltare le spalle all’idrogeno come fonte alternativa per la mobilità sostenibile.
A dare il colpo di grazia a questa tecnologia in Francia è stato Hype, operatore della più grande flotta di taxi a idrogeno al mondo. È stato il marchio infatti ad annunciare l’abbandono completo delle sue Toyota Mirai.
L’idrogeno ha fallito: ecco il perché
L’azienda, attiva dal 2015 con l’obiettivo di costruire una rete di taxi a emissioni zero, ha spiegato su LinkedIn i motivi della sua decisione. Oggi infatti l’idrogeno costa il doppio rispetto al 2021 e circa cinque volte in più rispetto ad una ricarica rapida alimentata con energia rinnovabile. La scelta di Hype è dunque significativa.
Da ora in poi, l’azienda punterà esclusivamente sui veicoli elettrici a batteria. A partire dal 2025 metterà infatti in servizio centinaia di nuovi taxi elettrici. L’obiettivo ambizioso è quello di convertire il 100% dei 60.000 taxi e VTC della regione di Ile-de-France a zero emissioni entro il 2030. Si tratta di un segnale forte che conferma la crescente preferenza europea per l’elettrico a batteria rispetto all’idrogeno.

In Italia gli investimenti sull’idrogeno sono importanti
È invece diversa, almeno per il momento, la situazione in Italia. Nonostante le difficoltà si continua a investire sull’idrogeno. Questo anche grazie agli investimenti del PNRR e a una certa inclinazione politica verso la cosiddetta “neutralità tecnologica”.
Un progetto importante per il nostro paese è quello che si sta sviluppando ora a Milano. Il 30 giugno si terrà l’inaugurazione di una nuova stazione di rifornimento a Carugate Est, nella Tangenziale Est. Presentato come un “sistema tutto italiano”, il progetto è sostenuto in modo particolare dalla Lega che vuole dimostrare come l’idrogeno possa avere ancora un futuro nel panorama dei trasporti italiani.