Mercato dell'auto nuova: +19,6% a marzo, ma giungono preoccupanti indicazioni

Il vero mercato 2010 dell’auto nuova, in Italia, si è aperto il 1° aprile, dopo che il mese di marzo – in base ai dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha chiuso con 257.694 immatricolazioni (+19,6%) portando a 666.247 unità (+23,3%) il consuntivo dei primi tre mesi dell’anno, risultato positivo ma fuorviante, dovuto soprattutto ai circa 350.000 ordini incentivati di nuove auto con i quali si è chiuso lo scorso anno e che, per legge, potevano essere immatricolate entro il 31 marzo 2010 senza perdere i benefici statali.

Mercato 2010 dell'auto nuova +19,6 a marzo, ma giungono preoccupanti indicazioni

Il quarto mese dell’anno, continua il comunicato stampa UNRAE, si apre con una preoccupante indicazione: 182.000 contratti raccolti in marzo dalle Reti di vendita delle Case italiane ed estere che operano in Italia (secondo uno scambio preliminare di informazioni fra UNRAE ed ANFIA), contro i circa 280.000 con cui si era concluso l’analogo mese del 2009 e una pesante flessione del 35% (il calo del 1° trimestre è del 30%: 452.000 ordini contro i 642.000 del gennaio-marzo 2009). Il risultato di marzo è il più basso, per lo stesso mese, fra quelli registrati negli ultimi 12 anni, da quando, cioè, è iniziata la rilevazione. Fino ad oggi, il peggiore era quello registrato nel marzo 1998 che evidenziò comunque un volume superiore alle 200.000 unità.

Il portafoglio inevaso si chiude così, al 31 marzo, con un volume di contratti che sfiora le 130.000 unità, esattamente la metà dei quasi 260.000 contratti inevasi di fine marzo 2009.

Gli analisti dell’UNRAE, l’Associazione delle Case estere presenti sul mercato italiano, di conseguenza proiettano per l’intero 2010 poco più di 1.500.000 ordini
, un valore ai minimi storici per il mercato interno, oltre 800.000 contratti in meno rispetto a quelli raccolti nel corso del 2009, quando erano in vigore gli incentivi alla rottamazione e i bonus per l’acquisto di vetture a basso impatto ambientale. Ciò si stima rappresenti un calo del fatturato di 10 miliardi di euro, ossia 2 miliardi di IVA in meno per le Casse dello Stato.

Va, inoltre, considerato – spiega Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’Unione – che, mentre nei primi due mesi dell’anno i consumatori erano in attesa delle decisioni del Governo in merito agli incentivi, il mese di marzo ha registrato un livello di ordini particolarmente basso, malgrado fosse già stato reso noto che le agevolazioni non sarebbero state rinnovate“. “In tali condizioni di mercato – prosegue Filipponi – va posta particolare attenzione al rischio occupazionale: si teme, infatti, la possibile perdita di 15.000 posti di lavoro tra gli addetti delle Reti commerciale e assistenziale, quindi, circa il 12% dei 130.000 addetti della filiera distributiva“.

In questo quadro d’insieme va poi considerata la situazione particolare delle vetture GPL e metano, che nel corso del 2009 erano arrivate ad esprimere una quota di mercato del 22%, concorrendo in modo significativo all’abbassamento dei valori medi della CO2 nel nostro Paese.

Il repentino cambio di rotta imposto dal Governo con la cancellazione dei bonus e il mancato rifinanziamento del Fondo istituito per l’acquisto o la trasformazione di veicoli a Gpl e a metano, confermato anno dopo anno dal 1997 – commenta Filipponi – ha inciso in modo pesante sulle prospettive di diffusione delle auto a gas. E’ evidente che un’interruzione così brusca porti con sé danni significativi alle Case e alle Reti di vendita, oltre che all’intera filiera di produzione, trasformazione ed assistenza di queste motorizzazioni a basso impatto ambientale.

Tornando alle immatricolazioni, nel corso del mese di marzo la quota delle vetture destinate ai privati ha toccato il 75,3%, confermando un trend che ha caratterizzato l’intero 2009 e che è il riflesso conclusivo delle incentivazioni statali alla rottamazione. In questo panorama va, comunque, sottolineato l’andamento delle vendite di auto alle aziende e alle società di noleggio che, dopo 16 mesi di costanti flessioni, in marzo registrano una crescita rispettivamente del 22,3% e del 18,5%.

In base ai dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – infine – il mercato dell’usato ha registrato 432.647 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture (le intestazioni temporanee a nome del concessionario in attesa della rivendita a cliente finale), in crescita del 3% rispetto ai 419.910 del marzo 2009. Nel 1° trimestre i trasferimenti sono 1.128.359, in flessione del 4,7% rispetto al gennaiomarzo
2009.

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