MIchael Schumacher, è Flavio Briatore a dare la notizia: “Preferisco ricordarlo con il sorriso” | Non c’è stato niente da fare

Michael Schumacher e Flavio Briatore

Michael Schumacher e Flavio Briatore - mobilitasostenibile.it

Flavio Briatore si espone pubblicamente, condividendo il suo pensiero dopo la tragica notizia: preferisce evitare.

Oggi è al comando del team Alpine, ma non ha mai dimenticato quegli anni di gloria in cui, alla guida della Benetton, ha gettato le basi dell’attuale struttura della scuderia. È proprio lì che Schumacher ha corso dal 1991 al 1995, e dove lo stesso Briatore non solo ha creduto fermamente in lui, ma ha anche contribuito a costruirgli la carriera.

Perché sì, nonostante le numerose polemiche, tra il responsabile Alpine in Formula 1 e l’ex pilota c’è sempre stato un legame profondo. Un’unione che ha generato successo, nata da due persone che hanno lavorato insieme: uno per spronare, l’altro per esplodere.

Ed è anche per questo che è stato proprio Briatore a voler rompere il silenzio. O meglio, a confessare un evento rimasto finora nel non detto.

Una carriera costruita insieme

Ciò che è stato non si può dimenticare, e questo Briatore e chi ha vissuto quegli anni lo sa bene. Quando Schumacher era ancora solo una promessa, fu Briatore a riconoscerne il talento e a puntare tutto su di lui. Lo fece crescere, gli costruì attorno una squadra solida, lo accompagnò nei primi trionfi. Con la Benetton vinsero tutto, compreso il rispetto del mondo della Formula 1.

Anche dopo il passaggio alla Ferrari, quel rispetto non è mai venuto meno. I due hanno preso strade diverse, ma il legame umano, quello più profondo, è rimasto. Fino all’incidente sugli sci, che ha cambiato tutto. Da allora, Briatore ha scelto il silenzio e la distanza. Nessuna visita, nessuna ricerca di un contatto con lui. Fino a oggi, dove si scopre il vero motivo.

Michael Schumacher e Flavio Briatore
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‘Se chiudo gli occhi, lo vedo sorridere’: le parole di Briatore e il ricordo di un campione

Intervistato di recente, ha spiegato perché da tempo non va più a trovare Michael in Svizzera. Non c’entrano distanze, impegni o screzi non risolti. È il dolore. Quello di vedere un amico in una condizione così fragile, e di sentire che – a volte – l’amore più sincero è quello che lascia spazio alla memoria, non alla presenza.

“Se chiudo gli occhi, lo vedo sorridente dopo una vittoria. Preferisco ricordarlo così piuttosto che vederlo disteso su un letto”, ha detto.

Ha aggiunto che continua a sentirsi con Corinna, la moglie devota di Schumacher. Ma il cuore, quello, ha deciso di custodirlo com’era. Forte, fiero, invincibile. Perché, come dice lo stesso Briatore, “La vera amicizia è anche questo: sapersi fermare quando sai che la tua presenza rischia di far male, scegliendo la strada più difficile ma giusta, quella del silenzio”.