Mobilità Sostenibile: significato, progetti, notizie

Mobilità sostenibile per il XXI secolo

Una delle sfide ambientali e sociali più difficili del nostro tempo è la gestione della mobilità delle persone e delle merci. Entro il 2030, il traffico passeggeri supererà gli 80.000 miliardi di passeggeri-chilometri, con un incremento del cinquanta per cento, e il volume delle merci crescerà del 70 per cento a livello globale.

In luoghi in rapida crescita come India, Cina, Africa subsahariana e Sud-Est asiatico, miliardi di persone avranno aspettative di stile di vita più elevate e nuove aspirazioni di mobilità. Mega progetti come la Cina One Belt, One Road collegherà più della metà della popolazione mondiale e circa un quarto dei beni e dei servizi che si muovono in tutto il mondo attraverso collegamenti marittimi e strade fisiche. A livello mondiale, il numero di veicoli in circolazione dovrebbe raddoppiare entro il 2050.

Una prospettiva a lungo termine incentrata sulla sostenibilità è un fattore determinante per il futuro della mobilità. Eppure, i trasporti non sono stati approvati come un distinto obiettivo globale di sviluppo sostenibile (SDG), soprattutto perché il settore non ha potuto parlare con una sola voce per influenzare questo processo globale. Alcuni elementi dei trasporti sono stati inclusi in vari obiettivi di sviluppo sostenibile (ad esempio, sicurezza stradale, emissioni di carbonio, ecc.) e negli ultimi due anni la comunità internazionale ha assunto diversi impegni in materia di trasporti. Ad esempio, i trasporti sono una componente politica chiave del programma d’azione che gli Stati in via di sviluppo senza sbocco sul mare hanno concordato, evolvendoli verso Stati collegati alla terra. Inoltre, la comunità internazionale ha adottato la Nuova Agenda Urbana in occasione della conferenza Habitat III a Quito, Ecuador, che ha sottolineato l’importanza e l’imperativo di migliorare la sostenibilità dei sistemi di trasporto per mitigare le sfide della rapida urbanizzazione.

I trasporti costituiscono un ambiente essenziale per sostenere lo sviluppo economico e sociale necessario per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del Millennio. Ad esempio, i trasporti sono un consumatore primario di energia da combustibili fossili, per cui sono fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo n. 7 dell’SDG sull’energia. Allo stesso modo, i trasporti sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi SDG 9 (costruire infrastrutture resilienti) e SDG 11 (città e comunità sostenibili, realizzati attraverso il miglioramento della sicurezza stradale e l’espansione dei trasporti pubblici). Inoltre, l’accesso alle strade rurali è strettamente correlato all’incidenza della povertà. Esiste inoltre una forte associazione tra l’attività di trasporto e lo sviluppo economico.

Il settore dei trasporti ha il potenziale per migliorare la vita e i mezzi di sussistenza di miliardi di persone – la loro salute, il loro ambiente, la loro qualità di vita – e stabilizzare il cambiamento climatico. Ma oggi è bloccato nella direzione sbagliata, con i trasporti che contribuiscono a gravi disuguaglianze nell’accesso alle opportunità economiche e sociali, un numero crescente di morti dovute a incidenti legati ai trasporti, un uso intensivo di combustibili fossili, emissioni massicce di gas a effetto serra, nonché l’inquinamento atmosferico e acustico.

Le sfide sociali, ambientali ed economiche sono chiare. Tuttavia, esiste ancora un vuoto di leadership a livello globale, senza una chiara serie di principi per trasformare il settore. C’è una strada da percorrere, ma richiede che tutte le parti interessate collaborino per raggiungerla:

In primo luogo, il settore non può più permettersi un approccio frammentario. E’ giunto il momento di portare maggiore coerenza e parlare con una sola voce per influenzare i processi globali e nazionali. L’approccio adottato finora, in cui una moltitudine di soggetti – agenzie ONU, banche multilaterali di sviluppo, industria manifatturiera, società civile, ecc. – agiscono tutti in modo indipendente, non è riuscito a portare la portata delle azioni e dei finanziamenti necessari per trasformare la mobilità. Non è impossibile riunire questi diversi attori. I partner del settore energetico hanno intrapreso questo stesso percorso nel 2010, consentendo all’energia di essere integrata in tutti gli accordi globali sullo sviluppo sostenibile e di possedere la credibilità e l’affidabilità necessarie per attrarre partner privati e per il finanziamento dello sviluppo.

In secondo luogo, dobbiamo definire chiaramente gli obiettivi alla base della mobilità sostenibile. In questo senso, il quadro SDG non fornisce una traiettoria chiaramente definita per la mobilità, ma include piuttosto elementi da cui partire. Ad esempio, gli SDG incarnano le nozioni di “accesso universale”, sicurezza stradale, efficienza energetica e decessi per inquinamento atmosferico. Da qui è possibile definire una visione per la mobilità sostenibile, intorno a quattro obiettivi globali: (1) accesso equo; (2) sicurezza; (3) efficienza; (4) inquinamento e capacità di risposta ai cambiamenti climatici. Secondo questa visione, la mobilità sostenibile dovrebbe comprendere una migliore fornitura di infrastrutture e servizi a sostegno della circolazione delle merci e delle persone. Questo risultato potrebbe essere raggiunto solo perché i quattro obiettivi sono perseguiti simultaneamente e si gestiscono i compromessi tra di essi.

In terzo luogo, la valutazione economica dei progetti di trasporto dovrebbe essere radicalmente trasformata. Le tradizionali analisi costi-benefici di tali progetti si concentrano sulla riduzione dei tempi di viaggio, un indicatore di efficienza. Tuttavia, esiste un compromesso tra velocità e decessi, ad esempio. Il costo degli incidenti può invertire le previsioni

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